Il saluto del Prefetto Cannizzo | Bianco: “Servitore dello Stato” - Live Sicilia

Il saluto del Prefetto Cannizzo | Bianco: “Servitore dello Stato”

Ringrazia il Prefetto anche il Vescovo di Catania Salvatore Gristina: “Con lei- riferisce a LiveSiciliaCatania- vi è stata una proficua collaborazione”.

Il prefetto Cannizzo e il sindaco Bianco

CATANIA – Giro di saluti per Francesca Cannizzo, prefetto di Catania, che da giovedì ricoprirà il medesimo incarico nella capitale siciliana. Il rappresentante del governo nella provincia etnea ha, infatti, incontrato stamane il sindaco Enzo Bianco, per un commiato alla città. Ma non è ancora tempo, per la Cannizzo, di parlare del prossimo incarico palermitano: “Intanto – riferisce il Prefetto in conferenza stampa- vorrei concentrarmi su questa splendida città e su questa splendida provincia, dove ho avuto l’onore di rappresentare appunto il governo centrale e di essere la massima istituzione dello Stato. I tempi ristretti – ha aggiunto- non mi permettono di poter portare il mio saluto a tutte le istituzioni e a tutti i rappresentanti della società civile. Ho fatto la scelta, dunque, di consegnare il mio saluto al primo cittadino proprio in rappresentanza di tutta la città”. Un saluto però carico d’emozione: “Vado via con grande rammarico, perché non si lascia mai volentieri la propria terra e la propria famiglia. Con orgoglio però posso dire di aver servito per due anni la mia terra. Andando a Palermo continuerò lo stesso ad essere al servizio della Sicilia”.

Grande emozione anche da parte di Enzo Bianco, che ha salutato la Cannizzo nel doppio ruolo di primo cittadino e di ex Ministro degli interni: “Ha dimostrato di essere un grande servitore dello Stato. Che ha saputo agire con grande lungimiranza. Credo- continua il sindaco- che per un incarico così impegnativo, come la gestione della Prefettura di Palermo, lei sia la personalità più appropriata. Ci tengo a ringraziala – ha concluso il primo cittadino catanese- consegnandole le effigie della santa patrona cittadina, segno del grande lavoro svolto in favore di Catania”.

Il Prefetto Cannizzo ha lasciato la città onorando quella che lei stessa ha definito la

<p>Il Prefetto Cannizzo con Mons. Salvatore Gristina</p>

“prima cittadina” di Catania, ovvero Sant’Agata. Un mazzo di fiori è stato, infatti, deposto sulla porta del sacello agatino, dove riposano le spoglie mortali della martire catanese. A suo finaco, il presidente del comitato dei festeggiamenti agatini, Luigi Maina. La Cannizzo si è poi recata in Curia per prendere commiato da Salvotore Gristina, vescovo metropolita di Catania. Un incontro, dai toni distesi, durato poco più di venti minuti. “Sono tanti i ricordi– riferisce il capo della Chiesa catanese a LiveSiciliaCatania- che restano di lei. È normale che questo succeda con le persone con le quali si è lavorato. Ovviamente, uno dei momenti significativi, sia per il Prefetto, che per il Vescovo, ma anche per il Sindaco, è stata l’organizzazione della festa della nostra santa patrona. Con sua eccellenza – rivela il prelato- abbiamo voluto ricordare in privato alcuni di quei momenti. L’ho voluta inoltre ringraziare per la proficua collaborazione. Ma anche per il bel messaggio che ha rivolto alla città come saluto, dove ha sottolineato come Agata sia per noi una straordinaria risorsa da valorizzare per il benessere di Catania. Come augurio quindi le ho regalato un bel volume sul tesoro di S’Agata. Questo gesto come ricordo del lavoro assieme”.

 

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