ROMA- “La decisione della Procura di Palermo di esprimere parere favorevole alla presenza dei boss mafiosi per l’udienza del Capo dello Stato appare quantomeno una grave caduta di stile”. Lo dicono i deputati del Partito democratico Federico Gelli ed Ernesto Magorno, componente della commissione Antimafia. “Permettere a degli assassini conclamati, boss stragisti – aggiungono – che si sono macchiati dei peggiori delitti contro lo Stato, di trovarsi di fronte al vertice della Repubblica, il garante della Costituzione e dell’ordine democratico, appare una scelta poco condivisibile. Senza entrare ovviamente nelle questioni processuali, dalla Procura probabilmente ci si sarebbe attesa una maggiore sensibilità istituzionale”.
Anna Finocchiaro: “Non me lo spiego”
“Credo giusto conoscere la verità sulla trattativa Stato-mafia e ho pieno rispetto dell’autonomia della magistratura e quindi anche delle scelte della Procura di Palermo. Ma proprio per questo stupisce e non mi spiego, sia ai fini processuali sia per motivi istituzionali, il parere favorevole che la stessa Procura ha dato alla partecipazione di boss mafiosi alla deposizione del Capo dello Stato”. Lo dichiara la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato.
Lo sconcerto di Ncd
“Noi abbiamo sempre rispettato la magistratura e lo facciamo anche in questo caso. Ma la decisione della Procura di Palermo di esprimere parere favorevole alla presenza dei boss mafiosi per l’udienza del Capo dello Stato ci risulta quanto meno inspiegabile da un punto di vista processuale e istituzionale”. Lo dichiarano in una nota congiunta i capigruppo Ncd, Nunzia De Girolamo e Maurizio Sacconi.
Quagliarello e Speranza
“A prescindere dalle valutazioni della Procura di Palermo, che ci appaiono imperscrutabili e ciò certamente per un nostro difetto di comprendonio, da cittadini auspichiamo che all’Italia e alle sue istituzioni sia risparmiato lo sfregio di due capi dell’anti-Stato presenti seppur virtualmente alla deposizione del Capo dello Stato”. Così Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd, commenta il parere favorevole della Procura alla partecipazione in videoconferenza dei boss Riina e Bagarella alla testimonianza del presidente Napolitano nel processo sulla trattativa Stato-mafia.
“Vedo accostare il nome del Presidente della Repubblica a quello di due capi mafia. È inaccettabile. Ho sempre rispettato la magistratura, ma sinceramente penso si sia superato il segno”. Lo afferma il presidente del Gruppo Pd della Camera, Roberto Speranza.
Cicchitto: “Una provocazione”
“La Procura di Palermo non ci sorprende perchè da tempo agita per ragioni politiche una presunta trattativa Stato-mafia avendo fra gli altri bersagli anche il Presidente della Repubblica. Questo parere positivo sulla presenza di alcuni capi mafia alla deposizione del presidente della Repubblica ha l’evidente risvolto di una autentica provocazione che ci auguriamo non verrà raccolta dalla Corte di assise”. Lo afferma in una nota Fabrizio Cicchitto.