‘Il sequestro degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva ‘impone l’eliminazione delle emissioni inquinanti e pericolose e inibisce qualunque attività produttiva degli impianti sequestrati’. La precisazione del procuratore di Taranto Franco Sebastio arriva dopo che ieri si era diffusa la notizia di un’autorizzazione all’utilizzo degli impianti per la produzione a livelli ridotti.
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