Il punto nascita è chiuso | Parto in casa con Facebook - Live Sicilia

Il punto nascita è chiuso | Parto in casa con Facebook

La cicogna arriva in molti modi. Anche così.

 

LIPARI (MESSINA) – Il punto nascita dell’ ospedale di Lipari è chiuso nonostante gli impegni presi dai politici per riaprirlo, così una donna isolana è riuscita a partorire in casa grazie a Facebook, dando alla luce una bimba di 3 chili e mezzo. La donna, Laura Zaia, è stata assistita dall’ostetrica Antonina Giunta, conosciuta attraverso il social network e giunta da Catania. Le due donne si sono conosciute tramite il gruppo “Voglio nascere a Lipari, ma forse non potrò più farlo” creato da Saverio Merlino, segretario del Pd locale. Il punto nascita a Lipari è chiuso da qualche anno, le donne in gravidanza sono costrette a girovagare tra gli ospedali di Milazzo, Patti e Messina. Qualche settimana fa due donne hanno rischiato di partorire sull’elicottero del 118 e sull’aliscafo.

Dopo il parto in casa portato a termine con le indicazioni avute grazie a Antonia Giunta di Catania, conosciuta su Facebook, Laura Zaia ringrazia la sua ostetrica on line che le ha permesso di dare alla luce a casa la piccola Giada, di 3 chili e 500 grammi. Tutto è avvenuto venerdi scorso a Lipari, nelle Eolie, dove c’è un ospedale, ma non un punto nascita. “Tutto è stato possibile – spiega la mamma accanto alla figlia e al marito Andrea Mantineo – nella fiducia che, grazie anche a Facebook, ho avuto nella signora Antonia che in 40 anni ha seguito una quantità enorme di nascite, oltre cento e tutti a lieto fine e per quanto mi riguarda ha fatto tutto gratuitamente anche perché non avrei avuto la disponibilità economica. L’idea di infilarmi dentro un elicottero – spiega – mi ha sempre terrorizzata così come il rischio di partorire su un aliscafo. Ho evitato questi traumi. Il ritorno al parto in casa è stata una bellissima emozione nel vedere nascere mia figlia contribuendo all’assistenza”. “Se non si sbaglia a fare la diagnosi – spiega l’ostetrica Giunta – non ci sono problemi: le mamme devono poter scegliere dove partorire”.

E’ andata di persona a Lipari per aiutare l’amica a partorire in casa, l’ ostetrica catanese Antonia Giunta, che la donna aveva conosciuto grazie a Facebook proprio perche l’ ospedale dell’ isola da tre anni non ha più un punto nascita. Le donne incinte dell’arcipelago siciliano sono ‘costrette’ a partorire in ospedali lontani: tra Milazzo e Messina. Devono farlo andare nelle strutture o con un mezzo navale, traghetto o aliscafo, o, in caso di emergenza, in elicottero. Per questo è nato anche un gruppo su Facebook che si chiama ‘Voglio nascere a Lipari, ma forse non posso più farlo’, che ha 1.583 membri. E sul social network Laura Zaia ha conosciuto l’ostetrica catanese che l’ha seguita e assistita. Venerdi scorso il lieto evento: alle 14.45 è nata Giada, 3,5 chili e un grande sorriso. La piccola è stata visitata da un pediatra neonatologo che l’ha trovata in buone condizioni.

(Fonte ANSA)


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