Il Reddito di cittadinanza cambia nome e non solo, costerà 5,3 miliardi - Live Sicilia

Il Reddito di cittadinanza cambia nome e non solo, costerà 5,3 miliardi

Cosa prevede la bozza della riforma
MISURE SOCIALI
di
2 min di lettura

Il nuovo Reddito di Cittadinanza si chiamerà Garanzia per l’ Inclusione, riguarderà circa 709mila nuclei familiari per una spesa di poco superiore ai 5,3 miliardi.

Lo strumento sarà affiancato da altri due interventi per le politiche attive: la Prestazione di accompagnamento al lavoro e la Garanzia per l’attivazione lavorativa, riconosciuta a soggetti tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta e cioè con un valore Isee non superiore a seimila euro.

Lo riporta una bozza del decreto di riforma del Reddito di cittadinanza – con altre misure sull’occupazione e su cui lavora il governo – i cui contenuti sono riportati oggi dal Messaggero e dal Sole 24 Ore.

Dal primo gennaio 2024 – scrivono i due quotidiani – arriva la Garanzia per l’inclusione (Gil), che sostituirà il Rdc, e verrà riconosciuta ai nuclei familiari al cui interno vi sia almeno un disabile, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età o una persona a cui è stato riconosciuto l’assegno per l’invalidità civile.  Il beneficio tocca i seimila euro l’anno, vale a dire 500 euro al mese (aggiornato alla scala di equivalenza). Il sussidio è integrato fino a 3.360 euro (280 euro al mese) come contributo affitto. Il sostegno è erogato per 18 mesi. Dopo un mese di stop, riparte per altri 12.

Per i beneficiari del Rdc che, al momento della scadenza dei 7 mesi di sussidio previsti per quest’anno, abbiano sottoscritto un patto per il lavoro e sono inseriti in misure di politica attiva, arriva la Prestazione di accompagnamento al lavoro. Si può chiedere dal primo settembre, e vale 350 euro al mese. Si stima che l’intervento interessi 213mila persone di 154mila nuclei familiari per una spesa di 276 milioni di euro.

Per favorire l’occupazione la bozza prevede degli sgravi: se scatta un contratto a tempo indeterminato è riconosciuto uno sgravio contributivo al 100% per due anni, fino a un massimo di ottomila euro l’anno. Se il contratto è a termine o stagionale, lo ‘sconto’ contributivo è del 50%, per un massimo di quattromila euro l’anno. La relazione tecnica ipotizza 20mila assunzioni a tempo indeterminato l’anno e 50mila a termine o stagionali. Un’agevolazione è prevista anche se si apre un’attività di lavoro autonomo entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio.

C’è anche un inasprimento delle sanzioni per dichiarazioni false e truffe, con pene fino a 6 anni di carcere.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI