Il rivale lo colpisce con un cacciavite|Ragazzo in condizioni disperate - Live Sicilia

Il rivale lo colpisce con un cacciavite|Ragazzo in condizioni disperate

Canicattì
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Un giovane di 24 anni di Canicattì si trova ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Sciacca dopo essere stato ferito da un ragazzo di 17 anni che gli ha conficcato in testa un cacciavite durante un violento alterco.

Motivo scatenante del litigio, le attenzioni dei due giovani nei confronti di una ragazza del paese. L’episodio è avvenuto davanti a un bar di via Vittoria, nel centro di Canicattì.

Il minorenne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e condotto nel carcere minorile Malaspina di Palermo. Le condizioni del ferito, figlio di un macellaio, sono state definite dai medici ”disperate”.

Il giovane ricoverato si chiama Calogero Giardina, 24 anni. Secondo una prima ricostruzione, il minorenne l’avrebbe invitato ad uscire fuori dal bar in cui si trovava, nel centro di Canicattì, per un ”chiarimento”: aveva infatti scoperto che la sua ex fidanzata frequentava il giovane. Una volta fuori dal locale, il ragazzo ha conficcato il cacciavite nella testa del ”rivale” ed è poi fuggito. Quando è stato rintracciato dai carabinieri, poco dopo, ha subito confessato sostenendo però di aver colpito la vittima con un mazzo di chiavi. Ma di fronte alle domande sempre più stringenti degli investigatori il diciassettenne è crollato, facendo trovare il cacciavite ancora sporco di sangue che aveva utilizzato come ”arma”.

Gli inquirenti stanno ancora vagliando la posizione di altre due persone che avrebbero assistito alla aggressione e che potrebbero avere avuto un ruolo nel raid punitivo. Rischiano infatti l’incriminazione per favoreggiamento due giovani amici del diciassettenne che ha aggredito Giardina. Si tratta del ragazzo che era con il minorenne al momento dell’aggressione e di un altro che avrebbe nascosto il cacciavite e la maglietta sporca di sangue dell’arrestato. Le condizioni della vittima vengono definite dai sanitari disperate. Il ragazzo resta nell’ospedale di Sciacca perchè non è trasportabile.


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