Il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, non sarà arrestato. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che oggi ha esaminato il ricorso presentato dalla Procura di Agrigento con il quale si opponeva alla scarcerazione del sindaco, chiedendo contemporaneamente l’annullamento dell’ordinanza del Tribunale del Riesame che aveva azzerato l’ordine di custodia cautelare nei confronti del primo cittadino per vicende legate a presunte tangenti. La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso stesso. La Procura non aveva impugnato l’annullamento della custodia cautelare originata dalle dichiarazioni dell’imprenditore Sergio Vella, ma aveva presentato ricorso ravvisando nella decisione del Tribunale del Riesame, che ha valutato le dichiarazioni dell’altro imprenditore-accusatore, Massimo Campione, palesi incongruità. De Rubeis l’estate scorsa venne raggiunto da due provvedimenti di cattura con l’accusa di avere intascato tangenti: il primo originato dalla denuncia presentata dall’imprenditore Sergio Vella, l’altro relativo alle accuse, spontanee, mossegli dall’imprenditore Massimo Campione, a capo, insieme ai fratelli, dell’omonimo gruppo imprenditoriale. In entrambi i casi il Tribunale del Riesame aveva annullato le ordinanze di custodia cautelare.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo