"Il sindaco dialoghi con noi| O il consiglio sarà alla paralisi" - Live Sicilia

“Il sindaco dialoghi con noi| O il consiglio sarà alla paralisi”

Il deputato del Pdl avverte la maggioranza: "Da soli i numeri non bastano, il sindaco dialoga con noi perché ha capito da che parte stanno quelli bravi".

MILAZZO (PDL)
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PALERMO – “Se il sindaco non incontrerà le opposizioni, il consiglio comunale sarà alla paralisi”. Non usa mezzi termini Giuseppe Milazzo, deputato regionale e consigliere comunale in quota Pdl che, dopo le sedute della scorsa settimana e il braccio di ferro con il Mov139, annuncia battaglia: “Orlando dialoga più con noi che con alcuni dei suoi consiglieri? Ha capito chi sono quelli bravi. Presenterò una mozione di sfiducia verso la vicepresidente Spallitta”.

Partiamo dalla delibera sul regolamento Tares, che presto arriverà in Aula: che speranze ci sono che possa essere approvata in tempi brevi, come accaduto fino ad ora con altri atti?
“Io non darei nulla per scontato, nutro anzi forti perplessità sull’approvazione di quest’atto: siamo ancora in attesa di una posizione chiara da parte del sindaco sui rapporti con le opposizioni. Ho letto le dichiarazioni di Pippo Russo, l’ex segretario provinciale di Idv e oggi componente del Mov139, che ha criticato alcuni componenti della maggioranza per avere avuto un atteggiamento non di apertura, come se fossimo indiani in una riserva, ma di dialogo con noi. Il tutto perché hanno ritenuto corretto condividere le scelte sulla vita quotidiana della città”.

La maggioranza orlandiana è spaccata proprio sul dialogo con voi…
“Il sindaco di Palermo ha più volte elogiato le opposizioni non perché avessero secondi fini, ma perché, come si può evincere dai nostri comportamenti in Aula, si sono sempre mostrate responsabili. Se prendiamo tutti gli atti strategici fin qui approvati, si può dire che il Pdl non ha presentato un solo emendamento ritenendo corretti gli atti dell’amministrazione. E io li ho anche votati tutti favorevolmente: i disguidi della maggioranza sono causati da loro stessi. Sulla Gesap ci sono stati emendamenti del capogruppo Aurelio Scavone e del vicepresidente del consiglio Nadia Spallitta che hanno messo in difficoltà la maggioranza, così come sui Prusst: emendamenti presentati ai loro stessi assessori, al loro sindaco. Noi non solo non abbiamo presentato emendamenti, non ostacolandoli, ma io ho pure votato gli atti. Oggi però, senza una chiara posizione del Mov139 su come intende amministrazione la città, noi non dialoghiamo con nessuno: se vogliono collaborare con noi li aspettiamo a braccia aperte, ma se pensano di fare tutto con arroganza e facendo guerra, così sia. Vedremo se hanno la forza e i numeri per farlo. Anche se finora i fatti dimostrano che i numeri, da soli, non bastano”.

Alcuni consiglieri del Mov139 pensano che sia meglio fare a meno del centrodestra, prediligendo il dialogo con il centrosinistra…
“Io vorrei confrontare due opposizioni: la nostra, ovvero quella attuale, e quella della scorsa consiliatura formata da Aurelio Scavone, Nadia Spallitta o Roasario Filoramo. Loro non ci fecero approvare nemmeno un atto come la copertura del 100 per cento del costo del servizio Amia, i Prusst, così per come sono oggi, o il Peep”.

Quindi, senza un chiarimento col sindaco, cosa succederà?
“Saremo alla paralisi, a meno che il sindaco non promuova un incontro per il coinvolgimento delle forze politiche iscritte al partito Palermo. Noi ci aspettiamo che Orlando apra un confronto serio con i gruppi di opposizione perché la città ha bisogno di un sindaco che possa lavorare serenamente e di un consiglio non arrogante. Io li aspetto in Aula, ma se non cambiano atteggiamento non si farà nemmeno il bilancio: questa è una maggioranza che si incarta da sola. Ci sono delibere che si potrebbero approvare così come sono, dopo la presentazione dell’assessore competente, e invece questa maggioranza si impantana con i suoi stessi emendamenti. A muovere forti critiche alla giunta e al sindaco è stata per esempio il consigliere Luisa La Colla, mica il sottoscritto”.

Domani si terrà un vertice di maggioranza e si parlerà proprio del capogruppo…
“Certamente l’attuale condizione mostra le difficoltà in cui è stato messo Scavone. Il gioco è chiaro, vogliono confondere le carte: il problema non è il rapporto con le opposizioni, ma la maggioranza spaccata in tre. C’è Scavone, c’è chi vuole un altro capogruppo e poi un gruppetto di quattro o cinque consiglieri che vorrebbe fare il ‘liberi tutti’. Riconosco al sindaco di aver preso il 70 per cento dei voti, ma va ammessa una cosa: questa legge elettorale che ha consentito a 30 consiglieri comunali di essere eletti risulta dannosa”.

E la delibera sull’anagrafe degli eletti?
“Quale delibera? Non la ricordo, rammento solo di una delibera a un passo dall’essere votata ma che è stata stoppata dall’intervento di Pippo Russo che ha convocato una riunione di gruppo per dire ai suoi che non bisognava dialogare. Per non parlare del nervosismo, sotto gli occhi di tutti, del consigliere Mangano che, assistendo inerme alla frantumazione della sua maggioranza, ha ritenuto opportuno scagliarmi contro una penna. Ma di questo si occuperà la giustizia”.

Lei ha avuto un forte scontro verbale anche con Nadia Spallitta…
“Invero, c’era stato uno scambio reciproco di accuse fra me e la Spallitta: durante la sospensione c’era stato poi un chiarimento e in pubblica seduta lo avevo ulteriormente ribadito, ma dopo le sue dichiarazioni a Livesicilia mi riservo di presentare una mozione di sfiducia prevista a norma di legge”.

Secondo lei Orlando dialogherà?
“Io conosco Orlando, è uno che dialoga per natura. Non può andare dietro a quattro fanatici che vedono la città come un ring dove scontrarsi in barba alle esigenze dei cittadini, è troppo saggio. Dialogherà con tutti, come ha già dimostrato: il problema è che il sindaco discute in un modo e un gruppo di consiglieri, frutto della fortuna, in un altro. Lui partecipa alle conferenze dei capigruppo, viene in consiglio e poi si ritrova una maggioranza che si rifiuta di dialogare con le opposizioni e cerca di consumare vendette interne. L’altra sera si voleva celebrare il funerale politico di Scavone, non certo voluto dall’opposizione”.

Alcuni del Mov139, però, lamentano il fatto che il sindaco dialogherebbe più col Pdl che con loro…
“Posso dire con certezza che è anche un fatto di classe, il sindaco si è reso conto che la bravura è da questa parte. Quando ha portato atti importanti, ha visto la nostra collaborazione. Non può discutere con chi ha preso 50 voti e pensa di governare da solo la città”.

 


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