PALERMO – Rush finale elettrizzante nel girone I di Serie D. Dopo i verdetti di domenica, senz’altro positivi per i club siciliani, le squadre sono già al lavoro per preparare al meglio il prossimo turno che potrebbe risultare già decisivo, sia per i piani alti sia per la zona calda di classifica. Intanto nel recupero che si è appena concluso la Frattese ha pareggiato per 2-2 sul campo dell’Aversa Normanna, il che significa che il Siracusa è la nuova capolista solitaria con +2 sui Nerostellati a 3 match dal termine.
Siracusa, c’è la Cavese ma l’infermeria è ancora piena – Gli aretusei trascinati dal bomber Lele Catania sono in stato di grazia e con la vittoria nel derby contro la Leonfortese hanno aggiunto un altro importante tassello in ottica promozione. Il successo sui biancoverdi, però, porta con sé anche alcuni aspetti meno positivi, come l’infortunio di Trofo: il centrocampista del Siracusa ha riportato la frattura del setto nasale ed è già stato sottoposto con successo ad intervento chirurgico. Come Trofo, anche Savanarola, Vindigni e Chiavaro non saranno probabilmente arruolabili da mister Sottil per il prossimo impegno, in quanto ancora fermi ai box per noie muscolari di varia natura. Eppure la sfida che attende il Siracusa domenica prossima potrebbe rivelarsi decisiva: al “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni andrà in scena, infatti, il big match della 36ª giornata di campionato tra Cavese e Siracusa ed i leoni, qualora dovessero ottenere un risultato positivo potrebbero tagliare fuori i rivali dalla promozione diretta con due giornate d’anticipo. Per di più, la prefettura di Salerno ha dato il suo benestare per consentire la trasferta ai tifosi azzurri, che potranno così sostenere i propri beniamini in un faccia a faccia tra due delle migliori formazioni del campionato che ha il sapore di una vera e propria finale.
Due Torri, stagione eccellente e… non è ancora finita! – La compagine biancorossa sta sbalordendo i più per quanto dimostrato finora, soprattutto in termini di continuità e compattezza. Difficile non elogiare il Due Torri plasmato da mister Venuto, capace di raggiungere il proprio obiettivo, con una brillante salvezza maturata senza alcun affanno, anzi: la squadra di Piraino può adesso alzare l’asticella e puntare davvero in alto, a quello che ad inizio stagione sembrava impensabile, ossia ai playoff. I biancorossi, grazie alla loro solidità difensiva (solo 25 goal subiti in 33 gare disputate e miglior difesa del torneo), possono adesso sfidare tra le formazioni più attrezzate del campionato come la Vibonese e soprattutto il Reggio Calabria, distanti rispettivamente 3 e 1 punti per ottenere l’accesso agli spareggi che valgono la promozione. Per questo vale la pena crederci e centrare i 3 punti domenica al “Vasi” contro una Palmese in evidente difficoltà per permettere a società e tifosi di continuare a sognare in grande.
A Marsala un entusiasmo ritrovato, basterà per salvarsi? – È stato un ottimo Marsala quello che ha battuto la Cavese per 1-0 domenica scorsa allo stadio “Lombardo Angotta”. Finalmente una grande prestazione da parte degli uomini del tecnico Pergolizzi come non si vedeva da tempo e che ha dato un rinnovato entusiasmo a tutto l’ambiente per queste ultime due partite fondamentali. Due match nei quali i lilibetani dovranno giocare al massimo delle loro possibilità per evitare i temibili playout e già dalla prossima partita gli azzurri dovranno trarre il massimo profitto: obbligo dei 3 punti, dunque, per i ragazzi capitanati da Riccobono contro il fanalino di coda Vigor Lamezia per poter giocarsi al meglio la salvezza nell’ultima sfida interna col Rende prima del riposo del 38° turno.
Leonfortese, che crollo: dai sogni playoff ad un piede nei playout – La Leonfortese è fuori forma e fuori ritmo. Sembrava inizialmente doversi ridurre ad una parentesi fisiologica il calo di condizione degli uomini di Mirto, ma ormai è dalla 23ª giornata che i biancoverdi fanno tanta fatica a giocare un buon calcio. Dopo la vittoria da prima pagina sul Reggio Calabria del 24 gennaio scorso i leoni sembravano poter addirittura meritare un posto ai playoff e, invece, dopo un digiuno di vittorie con solo due reti messe a segno in ben 11 partite disputate, potrebbero giocare gli spareggi per non retrocedere. Con Vibonese, Frattese e Gragnano ancora da affrontare nelle ultime 3 uscite stagionali, la Leonfortese è di fronte ad un bivio: ritrovare la compattezza di un gruppo che nel girone di andata ha dato del filo da torcere a chiunque, o abbandonarsi a se stessa e giocarsi il tutto per tutto ai playout.
Noto, con il Reggio Calabria ci si gioca mezza salvezza – Il percorso del Noto, in questo finale di stagione, somiglia molto a quello del Marsala: come i lilibetani, infatti, domenica scorsa i netini rifilando un netto 2-0 nella trasferta di Agropoli hanno dato prova di essere ancora vivi nella lotta salvezza, nonostante il turno di riposo da scontare nella 37ª giornata di campionato. Appena sopra la zona calda, ma solo in virtù degli scontri diretti con la Leonfortese, i granata si preparano ad affrontare nel prossimo turno il Reggio Calabria al “Palatucci” di Noto. Una sfida che vale tanto in chiave salvezza, perché una sconfitta determinerebbe probabilmente l’obbligo di disputare gli spareggi, mentre un pareggio o meglio una vittoria potrebbero allontanare il Noto da acque pericolose, con i dovuti ringraziamenti che giungerebbero da Piraino.
Scordia, i playout sono lontanissimi – Sono 5 i punti di ritardo dalla Gelbison e lo Scordia a 3 giornate dal termine sembra ormai spacciato. Eppure un briciolo di speranza di evitare la retrocessione diretta c’è ancora, ma i rossoazzurri dovranno compiere un autentico miracolo sportivo: i catanesi potrebbero essere favoriti dal fatto che affronteranno l’Aversa, già di fatto salvo e con soli 3 giorni di riposo alle spalle visto il recupero giocato oggi con la Frattese, la Sarnese, che alla 37ª giornata potrebbe anch’essa avere già conquistato la salvezza, ed infine il Roccella, formazione leggermente più modesta rispetto alle precedenti. Allo Scordia di Campanella, per di più, basterebbero due vittorie, qualora la Gelbison le dovesse perdere tutte (Agropoli, Reggio Calabria e Noto). Non basterebbe nemmeno un clamoroso 3 su 3, se al contrario il campani dovessero ottenere almeno 4 punti. Si tratta di meri calcoli, possibilità purtroppo remote, ma i tifosi dello Scordia sperano ancora di vedere la propria squadra un altro anno in Serie D.