PALERMO – Il Tar sblocca i lavori per la velocizzazione della linea ferroviaria Palermo–Agrigento, che Rete Ferroviaria Italiana sta portando avanti da tre anni a questa parte. A bloccare i lavori era stata un’ordinanza del sindaco di Castronovo di Sicilia, che aveva affidato alla Sicurbau srl il compito di realizzare una galleria fra i comuni di Lercara Friddi e Castronovo di Sicilia: il sindaco, infatti, aveva vietato alla Sicurbau l’uso della strada d’accesso al cantiere. Ma il Tar, che ha accolto il ricorso di Rfi, difesa da Massimiliano Mangano, ha giudicato illegittima quella delibera e l’ha annullata.
La querelle fra Comune e Sicurbau inizia un anno fa. Comune, Sicurbau e Rfi fanno un sopralluogo e scoprono che la strada d’accesso al cantiere è in pessime condizioni. Sicurbau si impegna a ripristinare il manto stradale alla fine dei lavori, ma al Comune non basta: così, il 3 ottobre, l’amministrazione chiede all’azienda che sia stipulata una convenzione con il versamento di una fidejussione.
L’azienda non ci sta. E con una lettera del 22 ottobre chiede al prefetto di intervenire, mettendo nero su bianco l’impegno a ripristinare la strada alla fine dei lavori. Il Comune, a quel punto, vieta l’uso della strada ai veicoli di oltre 3,5 tonnellate sulla strada. Per il Tar (sentenza 311/2014), però, quell’ordinanza è illegittima: per i giudici (Filoreto D’Agostino presidente, Aurora Lento consigliere ed estensore e Maria Cappellano primo referendario), infatti, queste decisioni spettano agli uffici comunali e non al sindaco. I cantieri, quindi, possono ripartire.
Il Comune di Castronovo di Sicilia aveva vietato l'uso dell'unica strada di accesso a un cantiere. Per i giudici amministrativi, però, l'ordinanza è illegittima.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo