Il tour de La Catania destrutta| raccontata da Ivan Nicosia - Live Sicilia

Il tour de La Catania destrutta| raccontata da Ivan Nicosia

Il prossimo venerdì 23 febbraio alla Mondadori.

CATANIA – Inizierà il prossimo venerdì 23 febbraio, da Catania, il tour dell’autore Ivan Nicosia che prevede quattro tappe nell’hinterland della Sicilia Orientale. Si parte da Catania con la presentazione del libro La Catania Destrutta di Domenico Guglielmini (Bonfirraro editore) presso la Mondadori Bookstore (Piazza Roma), alle ore 18,00. Durante il primo rendez-vous, a discutere con l’autore saranno: Salvo Caffo, direttore Unità di Vulcanologia e Responsabile Fruizione Parco Etna e Giusy Liuzzo, direttrice di ArcheoClub Catania. Modera l’incontro Fernando Massimo Adonia, giornalista di LiveSicilia e direttore di Paesi Etnei Oggi.

Nell’ambito della presentazione inoltre, verrà proiettato il video de La Catania destrutta di Desirè Zappalà. I successivi appuntamenti saranno ad Avola (venerdì 2 marzo), Modica (sabato 3 marzo) e Comiso ( domenica 4 marzo). Il libro di Ivan Nicosia è un imperdibile saggio storico arricchito dal prestigioso endorsement del noto geologo Mario Tozzi e racconta la storia poco nota di quell’11 gennaio 1693 quando un terrificante terremoto colpì la costa orientale della Sicilia, tra Catania e Siracusa. Passato alla storia come il “terremoto della Val di Noto“, il devastante sisma distrusse più di 45 centri abitati causando almeno 60 mila vittime. Le scosse furono così potenti da dare vita a un devastante maremoto nel mar Ionio, le cui onde arrivarono fino in Grecia.

Il testo di Nicosia ripercorre quegli accadimenti storici attraverso la penna e lo sguardo di chi, a quell’evento rovinoso ha assistito e ne ha raccontato gli esiti terrificanti, appunto Domenico Guglielmini. “Questo terremoto è stato poco raccontato – commenta nella prefazione il geologo, Mario Tozzi -. E, soprattutto, quasi nessuno ha mai letto le fonti originarie. Una lacuna nella cultura e nella informazione che questo libro riesce a colmare”.

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