PALERMO – Un incontro tra l’eurodeputato siciliano del Ppe Salvatore Iacolino e il commissario europeo agli affari interni, la svedese Cecilia Malmström, si è tenuto oggi pomeriggio per fare il punto sull’emergenza immigrazione in Sicilia e per chiedere più fondi ai comuni siciliani più esposti. “Ci sono 5 o 6 milioni di euro che potrebbero essere negoziati – spiega al termine del faccia a faccia Iacolino – nel corso di due prossimi incontri, il 25 settembre e l’8 ottobre per far fronte all’emergenza sbarchi. Ho anche raccolto la disponibilità del commissario a venire in Sicilia, per attestare la sua vicinanza alla regione”. Il vertice di oggi segue a un incontro tra Iacolino e i sindaci di Pachino e Porto Palo, che si è tenuto sabato mattina. “Il vero problema oggi è rappresentato dalla Siria – dice il parlamentare europeo -. I profughi siriani ammontano a un milione. In Sicilia ne sono arrivati 5 mila. Se dovesse esserci una guerra, speriamo di no, potrebbero arrivare flussi massicci sulle nostre coste. Bisogna riformare il regolamento di Dublino che impone ai paesi di approdo del migrante di trattenerli e mantenerli. Il tema è la condivisione degli oneri tra i vari Paesi dell’Unione. Serve una solidarietà vera e non di facciata per Lampedusa e per gli altri comuni siciliani frontiera d’Europa”. Insomma, nel caso di una ondata migratoria monstre, l’Italia e la Sicilia non possono essere lasciate sole, dice Iacolino. “Con i sindaci chiederemo al governo di avanzare all’Unione questa richiesta di fondi aggiuntivi. Il commissario Malmström ha ribadito l’importanza degli accordi di cooperazione con i Paesi frontalieri”.
Il parlamentare europeo ha incontrato il commissario agli affari interni, la svedese Cecilia Malmström. "Ci sono 5 o 6 milioni di risorse aggiuntive che il governo italiano più chiedere"
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