PALERMO – Una posizione comune di tutte le forze del centrodestra contro il voto segreto, la garanzia di una Finanziaria costruita gomito a gomito con i partiti della coalizione e, soprattutto, il nodo dei rapporti con Fratelli d’Italia che potrebbero volgere al meglio con una soluzione sul ‘pomo della discordia’: la nomina del superdirigente alla Pianificazione strategica Salvatore Iacolino.
Il vertice di maggioranza a Palazzo d’Orleans
È quanto emerge dal vertice di maggioranza andato in scena a Palazzo d’Orleans. Un incontro durato quasi due ore, che si è aperto attorno alle 12:30 con “la piena consapevolezza – dice una nota della presidenza della Regione condivisa con tutti i partiti – dei risultati conseguiti dal governo nei primi tre anni di mandato”.
I presenti al vertice di maggioranza
Questi i partiti e i loro rappresentanti presenti: Forza Italia (Stefano Pellegrino e Marcello Caruso); Fratelli d’Italia (Luca Sbardella e Giorgio Assenza); Lega (Nino Germanà e Luca Sammartino); Democrazia cristiana (Totò Cuffaro e Carmelo Pace); Movimento per l’autonomia (Raffaele Lombardo e Roberto Di Mauro); Noi Moderati (Saverio Romano, Massimo Dell’Utri e Marianna Caronia).
“Determinati ad andare fino in fondo alla legislatura”
Nessun brusco stop alla legislatura, ipotesi comunque mai realmente presa in considerazione da parte dei meloniani. “È stata manifestata la forte determinazione di proseguire in questo percorso fino alla scadenza naturale”, dice la nota che però glissa sulla vicenda FdI. Più fonti segnalano che dopo la riunione di questa mattina la posizione di Iacolino è “fortemente” in bilico.

Il nodo Iacolino al vertice di maggioranza
Schifani ha manifestato ai presenti al vertice di maggioranza l’impegno a trovare una soluzione su una delle cause che hanno dato origine alla presa di posizione dura di FdI. Il dg della Pianificazione strategica al momento è sotto proroga tecnica di due mesi, una mossa necessaria da parte della Giunta per via della impossibilità ad approvare nuovi contratti vista l’assenza del bilancio consolidato 2024. In questo spazio di tempo Palazzo d’Orleans dovrà trovare una via d’uscita per rinsaldare i rapporti con l’alleato FdI e, allo stesso tempo, non privarsi del tutto di una figura sulla quale si ripone massima fiducia. Dai meloniani, però, arriva anche la richiesta di un ridimensionamento del ruolo di Luca Sammartino, plenipotenziario di Matteo Salvini in Sicilia, ritornato da poco in Giunta con la delega ai Rapporti con il Parlamento e visto come il fumo negli occhi da FdI.
“Uniti contro il voto segreto all’Ars”
Fratelli d’Italia incassa inoltre “l’apprezzamento” nei confronti del presidente dell’Assemblea regionale, Gaetano Galvagno, “per la gestione dei lavori dell’Aula – si legge – che ha consentito l’approvazione delle ultime due manovre finanziarie nei tempi previsti”. Un riferimento che punta a spazzare via le indiscrezioni sul peggioramento dei rapporti tra Palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni. Novità anche sul fronte della legge elettorale regionale: “È stata avviata una riflessione condivisa sulla possibile modifica di quella attuale”, dice la nota congiunta Tutti concordi sulla battaglia contro il voto segreto, che ha falcidiato la manovra quater. La Dc, però, ha messo a verbale che quanto accaduto pochi giorni fa all’Ars “non può passare inosservato”.
Finanziaria, concertazione ma niente ‘mance’
Per quanto riguarda la Finanziaria già all’orizzonte, invece, la ricetta studiata nel vertice di maggioranza dovrebbe permettere di evitare altri scivoloni. Alla stesura della prossima legge di stabilità, infatti, parteciperanno anche due delegati per ogni forza politica. La nota parla della costituzione di un “tavolo tecnico-politico”. E c’è già una doppia proposta, che arriva da Noi Moderati, rappresentata al tavolo da Saverio Romano, Massimo Dell’Utri e Marianna Caronia: misure che facilitino l’accesso al credito per le imprese e in favore delle famiglie. Si ripartirà, però, da una ferma opposizione del presidente della Regione alle ‘mance’: “Concertazione con i partiti ma niente misure territoriali”, è il senso della posizione (ormai granitica) di Palazzo d’Orleans.
Le reazioni
A fine giornata si registrano le reazioni del coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso e del suo omologo della Lega Nino Germanà. “Il vertice di maggioranza ha confermato la solidità e la coesione della coalizione – dice Caruso -. l clima costruttivo e responsabile del confronto odierno rappresenta la migliore premessa per proseguire con determinazione l’azione di governo”. Germanà chiude il caso del voto segreto all’Ars: “Gli inciampi d’Aula durante la manovra quater sono una parentesi chiusa – afferma -. È stata una pagina da dimenticare quella che ha falcidiato una legge che avrebbe dato risposte a tanti settori della Sicilia, ma si va avanti perché non possiamo cancellare quanto fatto finora da questo governo”.

