PALERMO – Disciplinare l’uso degli impianti sportivi di Palermo, attivare una collaborazione con le scuole della città perché mettano le proprie palestre a disposizione di associazioni e società ma anche regole chiare per concerti e manifestazioni culturali nelle grandi strutture della città come lo stadio delle Palme o i palazzetti dello sport. E’ questo l’obiettivo del nuovo regolamento sugli impianti sportivi comunali, messo a punto dalla Quinta commissione di Palazzo delle Aquile e che adesso andrà all’esame di Sala delle Lapidi.
Perché nella quinta città d’Italia, al di là di qualche norma scritta appositamente per la piscina o per lo stadio delle Palme, manca un regolamento che disciplini l’utilizzo degli impianti sportivi e dica in modo chiaro cosa si può fare e cosa no. Una lacuna che non solo ha penalizzato le realtà amatoriali e professionistiche, ma che ha suscitato accese polemiche per lo svolgimento di concerti e manifestazioni. Prima dell’estate il consiglio comunale ha così deciso di affidare alla commissione presieduta da Francesco Bertolino e composta da Cesare Mattaliano, Rosalia Lo Monaco, Valentina Caputo e Valentina Chinnici il compito di lavorare a un testo condiviso da poter far approdare in Aula. E dopo riunioni, incontri e limature con giunta, uffici, associazioni e realtà sportive e dirigenti scolastici, il testo partorito dagli uffici è stato fortemente modificato e quasi riscritto da capo. Ventisei articoli per dire esattamente come poter usare gli impianti sportivi e secondo quali regole.
La novità più importante riguarda le palestre delle scuole, che a Palermo sono numerose ma spesso chiuse il pomeriggio, mentre le società sportive si ritrovano con pochi spazi a disposizione. Da qui l’idea che, all’inizio di ogni anno, gli istituti comunichino le ore pomeridiane in cui le strutture sono inutilizzate: sarà poi compito del Comune assegnare, in base a precisi criteri, gli spazi a chi ne farà richiesta. Società e associazioni però dovranno dotarsi anche di un piano di sicurezza, così da sollevare i dirigenti scolastici da eventuali responsabilità.
C’è poi il capitolo dell’impiantistica sportiva pubblica che, a norma di regolamento, potrà essere usata anche per eventi culturali, spettacoli e concerti: una necessità, per una città il cui unico spazio idoneo, ossia il Palasport, è ancora chiuso. Gli impianti vengono suddivisi in tre categorie e ne verrà concesso l’uso alle scuole ma anche ai privati, con apposite domande e relative graduatorie. “Siamo molto soddisfatti per il lavoro fatto in questi mesi che ha visto la commissione lavorare in un clima sereno – dice il presidente Bertolino – Maggioranza e opposizione hanno saputo collaborare e raggiungere un punto di equilibrio, come dimostra il voto favorevole all’unanimità”.