PALERMO – Ritarda la chiusura dei lavori allo Stadio delle Palme, dopo una proroga richiesta dalla ditta incaricata e concessa dal Comune di Palermo. Lo dice l’assessore con delega agli Impianti sportivi, Maria Prestigiacomo, che annuncia: “La nuova data certa della fine del cantiere è il 19 dicembre, ma non è da escludere che la ditta riesca a concludere anche prima di quel giorno”. Per omologare l’impianto a livello federale e svolgere gare ufficiali occorreranno circa quindici giorni ulteriori, in cui la Fidal (Federazione italiana atletica leggera) procederà a un collaudo. Antonino Muratore, presidente del comitato federale della provincia di Palermo, precisa che lo stadio potrà comunque riaprire prima di questo passaggio.
Lo stadio è off-limits dal mese di luglio per “lavori di manutenzione straordinaria urgente”, come recita il cartellone affisso al cancello che atleti e amatori hanno trovato sbarrato per tutta la stagione estiva. Le associazioni sportive avevano già manifestato le proprie preoccupazioni, ma il Comune e la ditta incaricata non si erano fatti attendere e avevano chiarito alla cittadinanza la tempistica e lo stato del cantiere.
Prestigiacomo spiega che i ritardi sono da ricondurre al maltempo e in particolare alle ultime piogge, “che non hanno permesso di sistemare definitivamente la pista, su cui è fondamentale operare all’asciutto”. Per questo l’azienda messinese Fratelli Anastasi ha richiesto più tempo, accordato dal responsabile unico del procedimento del Comune di Palermo, l’architetto Tiziana Benfante. “Oltre ai lavori in questione – prosegue l’assessore – sono in dirittura d’arrivo anche quelli che interessano la ringhiera della tribuna, gli spogliatoi e altri aspetti minori, oggetto di un altro appalto”. In questo secondo caso “i tempi dovrebbero essere molto più ridotti, con la consegna prevista tra una decina di giorni”.
“Se avessero terminato entro novembre avremmo avuto qualche speranza, ma così possiamo chiudere bottega”. Lo dice Giovanni Palmisano, presidente dell’A.s.d. Polisportiva Palme, una vita legata all’impianto sportivo del capoluogo. La sua rabbia è tanta: “Noi alleniamo persone che conducono attività agonistica e partecipano a campionati, cioè quelle più colpite dall’assenza dell’impianto – spiega –. L’esigenza di rifare la pista c’era, ma nel frattempo senza lo stadio si è praticamente persa l’atletica palermitana: è saltata la programmazione dell’intera stagione, tra centri di avviamento per bambini, allenamenti e preparazione alle gare”.
“Finora, alle persone che seguivamo abbiamo sempre detto che il 4 novembre saremmo ripartiti – aggiunge Palmisano –. Ora con quale credibilità gli diamo una nuova data? Nel frattempo proprio quelle persone si sono ridotte da centocinquanta a circa una quarantina, ed è normale che sia così, quando non si ha più la pazienza di aspettare oltre quattro mesi di lavori. Vogliamo risposte concrete, fatti reali – conclude –. Visti i tempi infiniti ci si aspetta che lo stadio sia davvero un gioiellino, come ha promesso il Comune, e non lo stesso impianto di prima semplicemente ‘mascherato’ da novità”.
L’assessore risponde anche alla Polisportiva e alle altre associazioni costrette a svolgere le attività lontano dallo stadio: “Si tratta di lavori importanti che ridaranno dignità all’impianto. La città avrà uno Stadio delle Palme definito, ben fatto, cosa che prima non era. Capisco le esigenze delle associazioni e mi rendo conto delle lamentele e dei sacrifici di atleti e cittadini – conclude – ma purtroppo, quando si tratta di grandi opere, gli inconvenienti imprevedibili come quello che ha portato alla proroga possono sorgere”.