PALERMO – Dal Teatro Massimo di Palermo a Palazzo d’Orleans in corteo per protestate contro il governo Crocetta. Una “marcia popolare”, così è stata definita dagli iscritti alla pagina Facebook del movimento Antudo, organizzatori della manifestazione, che per scendere in piazza hanno scelto simbolicamente l’anniversario del Vespro siciliano. Una protesta che ha messo insieme diverse associazioni, sindacati e movimenti che sono arrivati a Palermo da ogni parte della Sicilia. Come “Siciliani Liberi”, movimento politico indipendentista fondato da Massimo Costa. Nel capoluogo anche il circolo di Modica che, come spiega la portavoce Daniela Boscarino, ha scelto di unirsi allo sciopero perché “Crocetta ha dimostrato di non sapere governare questa terra. E noi sappiamo con certezza che la Sicilia ha le potenzialità per essere molto più di quello che è oggi. Chi ci amministra e chi siede all’Ars – conclude – dovrebbe avere la dignità di dimettersi”.
Tra chi ha deciso di unirsi alla protesta anche i Cobas, secondo i quali l’attuale situazione in cui si trova l’Isola ha radici profonde. “L’esecutivo Crocetta? Un governo che non sta difendendo la Sicilia, che fa gli interessi di grandi gruppi nazionali e internazionali – è il pensiero di l’opinione di Renato Franzitta, coordinatore regionale dei Comitati di base -. Crocetta, come d’altronde i governi Lombardo, Cuffaro e Capodicasa, sta disattendendo le aspettative del popolo siciliano”. Il sindacalista espone un lungo elenco di motivazioni, “per le quali il governo deve andare via e occorre andare subito al voto. Dal ritiro del ricorso per la costruzione del Muos, al fatto che la Sicilia non sia tra le Regioni ad aver indetto il referendum popolare, dalla devastazione della formazione professionale, ai mancati interventi in favore del territorio”.
In piazza Verdi anche tanti semplici cittadini che hanno raccolto l’appello lanciato su Facebook da Antudo. È il caso di Benni Faraci, che oggi ha lasciato le sue colture biologiche per unirsi alla protesta e “sentirmi partecipe delle decisioni di chi guida la Sicilia. È il momento che Crocetta di ravveda e comprenda cosa significhi veramente fare politica”.