PALERMO – Testa e corpo impegnati negli ultimi giorni di campagna elettorale, ma con uno sguardo alle Amministrative. La roulette delle elezioni non si fermerà il 4 marzo ma continuerà a girare in vista della primavera, quando 137 comuni siciliani andranno al voto per eleggere sindaci e consigli comunali. Poche le certezze, tanta confusione in uno scenario in cui si attende l’esito del 4 marzo: in base a quel verdetto partiti e movimenti schiacceranno il piede sull’acceleratore delle Amministrative. Ma ci sono già alcuni nomi in ballo.
TRAPANI – Lo specchio più fedele di una situazione in continua evoluzione è Trapani, città che rischia di perdere il suo aeroporto anche per l’assenza di una guida politica a Palazzo D’Alì. E’ il centro più grande al voto e dopo il fallimento delle elezioni 2017 – quando il ritiro di Mimmo Fazio causò indirettamente la mancata elezione del dem Piero Savona, unico candidato rimasto in campo – proverà ad avere un sindaco e un consiglio comunale. L’ultima novità arriva proprio da Savona, che ha scelto un incontro elettorale della senatrice Orrù per annunciare la sua disponibilità a un nuovo tentativo per Palazzo D’Alì, dove al momento siede in qualità di commissario l’ex capo della procura di Palermo Francesco Messineo. La mossa di Savona ha l’effetto di frenare le aspirazioni di Giacomo Tranchida, ex sindaco di Erice che alle Regionali di novembre ha conteso fino all’ultimo il seggio all’Ars a Baldo Gucciardi. Alla fine la spuntò l’ex assessore alla Sanità ma Tranchida portò a casa 10.578 voti che ora potrebbero finire sul piatto della bilancia per le Amministrative. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte dell’ex primo cittadino ericino che però negli ultimi giorni ha piazzato una foto aerea della città sulla copertina del suo profilo Facebook scatenando le fantasie dei propri fan.
L’unica candidatura ufficiale è quella di Peppe Bologna, ex editore della storica emittente trapanese Telescirocco, mentre anche il centrodestra è alle prese con delle divisioni da sanare. Una di queste è legata al nome di Giuseppe Guaiana, recordman delle preferenze vicino al senatore Tonino D’Alì ma stoppato sulla strada che stava per condurlo in uno degli assessorati del governo Musumeci. Guaiana ha fondato il movimento civico ‘Amo Trapani’ e se si arrivasse a una candidatura autonoma potrebbe drenare molti voti al candidato scelto dal commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè che pensa all’ex deputato regionale Giuseppe Maurici, battuto nel 2012 al ballottaggio dal generale dei carabinieri Vito Damiano. Si riorganizza anche il gruppo che fino alla scorsa estate ha sostenuto Fazio e che ora potrebbe puntare sul suo ex vicesindaco Nicola Messina, avvocato. Stessa professione per Salvo D’Angelo, che ha fondato il movimento ‘Scegli Trapani’ e il cui nome è tra i più ricorrenti in città per la corsa di primavera. Poco trapela dal quartier generale del Movimento cinque stelle, impegnato nella riconferma dell’uomo forte locale Vincenzo Santangelo al Senato. I grillini hanno scelto ancora una volta di selezionare i propri candidati attraverso il confronto interno: niente primarie online per la formazione di una lista che secondo fonti interne sarebbe “a buon punto”. Della squadra farà parte anche Marcello Maltese, già candidato sindaco lo scorso anno. Alla finestra il gruppo di Liberi e uguali, che fa riferimento al senatore Fabrizio Bocchino: in questo campo tutto è condizionato al risultato del 4 marzo.
Al voto anche Paceco, dove il sindaco Biagio Martorana è al secondo mandato e non potrà riproporre la sua candidatura. Nella cittadina alle porte di Trapani c’è un solo candidato ufficialmente in campo: è il dem Stefano Ruggirello, unico partecipante alle primarie interne del Pd, la cui candidatura potrebbe non arrivare fino in fondo per le forti spaccature interne ai democratici. Sul fronte del centrodestra potrebbe riproporre la sua candidatura Gianni Basiricò, sconfitto da Martorana nel 2013. A Custonaci, dove si andrà al voto con il sistema maggioritario, si confronteranno l’uscente di centrodestra Beppe Bica con il medico Peppe Morfino, ex sindaco e in passato legato al big della Dc trapanese Francesco Canino. A Partanna, nel cuore del Belice, i rumors danno per scontata la ricandidatura di Nicola Catania, in passato vicino ad Angelino Alfano, mentre in città nasce il movimento ‘Cambia Partanna’, animato da diversi giovani professionisti. Anche il gruppo di Liberi e uguali potrebbe esprimere un nominativo, mentre il Movimento cinque stelle sembra puntare su Giovanni Inglese, che alle ultime Regionali raccolse oltre tremila voti in provincia di Trapani. Nella vicina Santa Ninfa quasi scontata la ricandidatura di Giuseppe Lombardino con una coalizione di centrosinistra, mentre a Favignana le frizioni interne tra l’attuale sindaco Giuseppe Pagoto e il Partito democratico potrebbero aprire la strada al ritorno dell’ex sindaco Gaspare Ernandez, di Forza Italia, che sta valutando il rientro sulla scena.
PALERMO – Nel Palermitano il Comune più grande al voto è Partinico, poco meno di 32mila anime sul versante occidentale della provincia, dove il proporzionale porterà a una moltiplicazione delle liste. In casa Partito democratico si punta a dimenticare al più presto l’esperienza Lo Biundo. L’ex sindaco sembra vicino a un approdo nel centrodestra, sponda Cantiere popolare, mentre in città stanno nascendo diversi movimenti civici: tra questi ‘Nuova prospettiva’, nato da esponenti di Area Dem del Pd, ‘Partinico città d’Europa’, che propone la figura del docente di Storia Mauro Nicolosi, e ‘Idea Comune’, che racchiude al suo interno forze vicine a Sicilia Futura di Totò Cardinale e che potrebbe puntare sul consigliere uscente Salvo Governanti. In fase di riorganizzazione Forza Italia, sotto la regia dell’ex sindaco Giuseppe Giordano. I forzisti non hanno ancora affrontato il nodo candidatura e dovranno dialogare con le due componenti dell’Udc presenti in città: quella che fa riferimento al deputato regionale Vincenzo Figuccia e quella vicina all’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano. Il Movimento cinque stelle è concentrato sulla candidatura al Senato di Francesco Mollame: dietro all’ingegnere con un passato nel Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo, però, cresce il nome di Antonio Parente che a Partinico, in occasione delle ultime Regionali, raccolse circa 1.500 dei 2.728 voti ottenuti complessivamente.
A Marineo potrebbe profilarsi il ritorno in Comune di Franco Ribaudo, deputato nazionale del Pd in rotta con Davide Faraone, mentre a Casteldaccia il centrodestra decide in queste ore se tentare il secondo mandato di Fabio Spatafora. A Villafrati il nome scelto da Forza Italia è quello di Santino Porcaro, sconfitto cinque anni fa da Francesco Agnello. A Capaci, invece, tornerà un nome storico del centrosinistra palermitano: quello di Pietro Puccio, già sindaco negli anni Novanta e presidente della Provincia. Oggi Puccio guida il Gal Golfo di Castellammare. Ancora in dubbio la riconferma dell’uscente Sebastiano Napoli, che però dovrà superare alcune resistenze interne al suo schieramento, mentre in capo c’è anche Erasmo Vassallo con la lista ‘Si Amo Capaci’. A Campofelice di Roccella, invece, c’è la candidatura di Peppuccio Di Maggio, avvocato, con il movimento ‘Uniti per l’avvenire’.
AGRIGENTO – Nell’Agrigentino sarà resa dei conti per il Comune di Licata, dove il Consiglio ha defenestrato il sindaco Angelo Cambiano la scorsa estate. Il regista delle operazioni nel centrodestra è il deputato regionale dei Popolari e autonomisti Carmelo Pullara. La scelta potrebbe ricadere sul farmacista Giuseppe Galanti, che nel 2015 perse il ballottaggio con Cambiano, ma sul suo nome non c’è ancora la convergenza di tutte le anime del centrodestra mentre il Partito democratico naviga in acque difficili. L’ex sindaco, dopo la designazione ad assessore da parte di Giancarlo Cancelleri alle Regionali di novembre, sarebbe rimasto nell’alveo del Movimento cinque stelle che lavora adesso a una candidatura senza passare dal voto online.
ENNA – Al voto anche Piazza Armerina: qui il sindaco uscente Filippo Miroddi, passato al Pd, tenta la difficile strada della riconferma ma le resistenze nel partito non sono poche. Nel Movimento cinque stelle della città dei mosaici una corrente spingerebbe per Giampiero Alfarini, già candidato alle Regionali. A Troina i grillini potrebbero convergere su Luigi Casabona, mentre per Leonforte è possibile che i pentastellati puntino sul medico Ennio Mendolia.
*Aggiornamento ore 11.23
“In Forza Italia non esiste al momento alcuna candidatura ufficiale”. Lo afferma il coordinatore provinciale dei forzisti palermitani Marcello Caruso, secondo cui “in questo momento il partito è teso a massimizzare la sua posizione in vista del voto del 4 marzo. Soltanto dopo le Politiche – aggiunge – ci sarà un tavolo in cui il partito ufficializzerà le proprie candidature in provincia di Palermo”.