Risultava in servizio alla “Casa natura” del parco della Favorita ma, nello stesso tempo, si trovava alle Eolie per accompagnare alcuni turisti in un giro nelle isole minori. E’ uno dei capitoli dell’inchiesta coordinata dal pm Laura Vaccaro della procura di Palermo e condotta dalla sezione reati contro la pubblica amministrazione della squadra mobile. Il particolare è stato riportata nell’edizione odierna di “Repubblica” che racconta come la polizia ha rintracciato molti degli affittuari di “Molla 2”, la barca del sindaco Diego Cammarata tenuta dallo skipper Franco Alioto che, contestualmente, era impiegato alla Gesip. I testimoni, tra l’altro, ricordano con piacere i pranzi a base di pesce preparati da Alioto.
I problemi maggiori per le verifiche sono derivate dal fatto che era lo stesso Alioto a tenere i fogli presenza del distaccamento della Gesip alla Favorita. E per questo è stato accusato di aver inquinato le prove: dopo lo scoppio dello scandalo avrebbe messo mano ai registri cercando di modificarli, anche maldestramente. Ci sono, infatti, molte contraddizioni fra il registro centrale tenuto alla Gesip e quello decentrato alla Favorita. Il tutto condito con le testimonianze che collocano Alioto giornalmente alla marina di Villa Igea a prendersi cura di “Molla 2”.
La difesa di Cammarata, sostenuta dall’avvocato Giovanni Rizzuti, si appellerà a un vizio procedurale. Considerando la Gesip una società per azioni (unico socio il Comune di Palermo) non si poteva procedere d’ufficio ma era necessaria una querela da parte dell’azienda. Denuncia che non è mai stata inoltrata. In questa maniera cadrebbe l’accusa di abuso d’ufficio e truffa.