CATANIA – Il Tar di Catania ha esitato 27.690 ricorsi nel 2017 contro i 35.410 del 2016, facendo registrare un calo del 21,8% delle controversie amministrative in attesa di definizione. Inoltre in base agli obiettivi raggiunti, il Tar di Catania si colloca nella fascia alta dei Tribunali amministrativi ‘virtuosi’: con 10.166 ricorsi è al secondo posto dopo il Tar di Roma che ha un organico di gran lunga superiore. Sono alcuni dei dati resi noti presidente del Tribunale amministrativo regionale del capoluogo etneo, Pancrazio Maria Savasta, all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2018, sottolineando che “gli eccellenti risultati raggiunti sono stati realizzati con gli organici di magistratura e di segreteria ridotti ai minimi storici, al limite del funzionamento delle Sezioni”. Entro il 30 aprile saranno 16 in totale i magistrati che andranno a infoltire l’organico degli uffici. La novità del 2018 e la firma di un protocollo d’intesa tra il Tar, i Consigli provinciali dell’Ordine degli Avvocati, l’Avvocatura dello Stato e le associazioni forensi per individuare i ricorsi cosiddetti ‘privi di interesse’, quelli che risalgono ad esempio al 1982. “Nel 2017 – ha osservati il presidente Savasta – siamo riusciti ad abbattere oltre il 21% dei ricorsi e da novembre, mese del mio insediamento, mi sono attivato sia per il nuovo ufficio del processo per smaltire l’arretrato. Recentemente è stata sottoscritta una sinergia con il mondo forense che ci permetterà di chiudere tutti i ricorsi pendenti che sono ormai ‘privi di interesse’. Questo ci consentirà di concentrarsi su quelli che sono i contenziosi dotati di interesse con una risposta sempre più celere al cittadino. Il dato che va rilevato è che c’è un calo generale di pratiche in tutti i Tribunali amministrativi legato ad una crisi sempre più generalizzata. C’è poi – ha aggiunto – la questione del ‘contributo unificato’ oneroso e particolarmente rilevante in materia di appalti, ma gli interessi a questa materia relativi, comunque, determinano la loro presentazione. Quando si tratta – ha concluso il presidente – di appalti importanti è inevitabile fare ricorso, rispetto al contenzioso ordinario del cittadino”. Per il 2018 il Tar di Catania cercherà di compensare l’attività dell’Ufficio del Processo con le udienze telematiche per la permanenza dell’interesse al ricorso e aumenterà le udienze straordinarie per eliminare il lavoro arretrato.
I dati illustrati nel corso della cerimonia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2018.
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