Borgo-Sanzio, non tornano i conti alla circoscrizione: cambia un eletto - Live Sicilia

Borgo-Sanzio, non tornano i conti alla circoscrizione: cambia un eletto

Dopo l'intervento del Tar

CATANIA – È passato quasi un anno dalle elezioni amministrative 2023 nel Comune di Catania, eppure qualche numero è rimasto ballerino fino a pochi giorni fa. Fino a quando, cioè, un consigliere della circoscrizione Borgo-Sanzio è stato sostituito da un collega della stessa lista: al primo erano stati attribuiti ingiustamente dei voti in più, al secondo – altrettanto ingiustamente – dei voti in meno. Così la questione è finita davanti al Tar del capoluogo etneo e, pochi giorni fa, è stata ratificata da una delibera del consiglio di circoscrizione.

Protagonisti della storia sono due politici meloniani: Giuseppe Aurelio Midulla e Giuseppe Caramagno. Candidati entrambi alla terza circoscrizione tra le file di FdI. Il 28 e il 29 maggio 2023 i cittadini di Catania sono andati a votare non solo per eleggere sindaco e Consiglio comunale, ma anche per stabilire gli eletti ai Consigli circoscrizionali. Una sfida combattutissima, tanto quanto quella per Palazzo degli elefanti: a fare la differenza basta, letteralmente, un solo voto. L’Ufficio elettorale centrale, insediatosi al tribunale, dà l’esito del voto con un verbale datato 30 maggio 2023: con 302 voti complessivi, Giuseppe Midulla veniva eletto come rappresentante di Fratelli d’Italia al quartiere. Dietro di lui, primo dei non eletti, Giuseppe Caramagno: aveva ottenuto 294 preferenze.

I conti che non tornano

A Caramagno, però, i conti non tornano e fa ricorso. Nella sezione 29 gli vengono assegnate cinque preferenze anziché sei. E, peggio ancora, nella sezione 50 al suo avversario vengono attribuiti nove voti, anziché uno soltanto. Sottrazioni e addizioni bastano a fare cambiare il risultato dell’elezione: 295 a 294, Caramagno eletto, Midulla primo dei non eletti. Per fare valere l’aritmetica, e per considerare le tabelle di scrutinio più attendibili del verbale dell’Ufficio elettorale centrale, c’è voluta una causa di fronte al Tribunale amministrativo regionale di Catania.

Il Tar etneo si è espresso il 28 febbraio 2024, ma il Consiglio di circoscrizione ha deliberato la surroga del consigliere solo il 25 marzo di quest’anno. Cioè una settimana fa. Caramagno aveva chiesto ai giudici amministrativi anche il risarcimento del danno patrimoniale – il gettone di presenza non percepito in questo anno – e non patrimoniale. Il Tar, però, ha valutato di non accogliere questa istanza. Da quando ha prestato giuramento, comunque, Caramagno è ufficialmente un consigliere di circoscrizione. Quasi un anno dopo le elezioni.


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