PALERMO – Spenti gli incendi e passata l’emergenza, la politica torna a litigare. Palermo conta ancora i danni delle fiamme che ne hanno devastato intere zone e che, oltre a danneggiare case e proprietà, hanno costretto molti quartieri a rimanere senza corrente elettrica e quindi senza acqua; giornate di passione che alimentano lo scontro politico in città, con le opposizioni a Sala delle Lapidi che chiedono si accertino le responsabilità, specie su Bellolampo, e l’Amministrazione che bolla le accuse come strumentali.
Di Gangi e Giaconia: “Il sindaco risponda in Aula”
“E’ bene che si cominci a dare risposte a tanti interrogativi – dicono Mariangela Di Gangi e Massimo Giaconia – Perché se è vero che il caldo è stato eccezionale, è altrettanto vero che da giorni si sapeva che lunedì e martedì sarebbero stati giorni ad altissimo rischio e che da mesi anche il Comune avrebbe potuto e dovuto attuare misure di prevenzione, imponendo alla Regione, così come ai privati, di fare altrettanto nei terreni di propria competenza. A maggio lo avevamo chiesto con un’interrogazione, rimasta senza risposta. Ora è bene dare la possibilità al sindaco di venire a rispondere in Aula, oltre che a dire cosa si sta facendo per assistere le famiglie e, soprattutto, per evitare che tutto questo si ripeta”.
Pd: “A Bellolampo emergenza prevedibile”
“Bellolampo viene gestita con un’ordinanza che deroga tutte le norme – attaccano Rosario Arcoleo e Rosario Filoramo del Pd – Ci chiediamo come l’Asp e l’Arpa abbiano potuto dare parere favorevole all’abbancamento dei rifiuti con un rischio incendio ampiamente prevedibile. Il sindaco ha preferito nascondere il suo fallimento nella gestione dei rifiuti sottoponendo la cittadinanza a un gravissimo rischio. Il Comune pianti almeno un milione di alberi per contrastare le isole di calore e si doti di un piano ambientale. Come Pd denunciamo le gravi responsabilità del governo regionale e della Città metropolitana, inadeguati nella gestione del territorio, e chiediamo indennizzi per i palermitnai”.
M5s: “Come fa una discarica a prendere fuoco?”
“Occorre fare chiarezza su come è possibile che un luogo presidiato giorno e notte possa avere preso fuoco – dice il capogruppo del M5s, Antonino Randazzo, che ha presentato un’interrogazione – Che si tratti di autocombustione o incidente doloso provocato da qualche criminale, in una discarica controllata non dovrebbe mai accadere che si verifichi un incendio: o chi dirige e amministra è incapace di controllare l’area o forse siamo in presenza di una discarica non controllata e quindi che non risponde a tutte le normative in materia di prevenzione incendi”.
La replica dell’Amministrazione: “Accuse strumentali”
“Siamo impegnati nella gestione di una situazione imprevedibile e imprevista – replicano dall’amministrazione comunale – e queste polemiche appaiono sterili e strumentali. In questi mesi abbiamo chiesto interventi precisi su Bellolampo, consapevoli della delicatezza della situazione, e siamo impegnati a fronteggiare l’emergenza prestando assistenza a chi vive momenti difficili. Spiace che le opposizioni preferiscano fare polemica”.
Sala delle Lapidi chiede risarcimenti per i cittadini
Il punto adesso è capire se saranno possibili eventuali indennizzi per chi ha subito danni dagli incendi. La richiesta è stata avanzata da diversi consiglieri comunali e il presidente Giulio Tantillo si è impegnato a promuovere un tavolo tecnico sui danni e una commissione speciale per la prevenzione dal rischio piromani. “Dal dibattito sono emerse richieste, da parte di tutti i gruppi, che questa presidenza accoglie” ha detto Tantillo che inviterà il sindaco Roberto Lagalla ad intervenire in Aula, al più presto, per spiegare le azioni intraprese dall’amministrazione contro l’emergenza incendi. “Ci sono famiglie che in pochi minuti hanno perso tutto – ha detto Ottavio Zacco di Forza Italia – dobbiamo assicurare che siano risarcite. Va costituito un tavolo tecnico che scongiuri il rischio idrogeologico che adesso incombe sulla città. Dopo gli incendi arriveranno le piogge e le montagne adesso sono private della vegetazione”.
Iv: “Basta discariche, serve il termovalorizzatore”
“Sosteniamo il sindaco e la Rap in questi momenti così difficili e stigmatizziamo le polemiche su Bellolampo – dicono Luisa La Colla e Toni Costumati di Italia Viva – O teniamo i rifiuti per strada o li portiamo in discarica, anche se la soluzione è il termovalorizzatore. Questa emergenza conferma l’urgenza di chiudere con le discariche e di incrementare la raccolta differenziata”.