Incendi, una task force dei carabinieri per stanare i piromani

Incendi, carabinieri a caccia dei piromani: 260 milioni di danni

Fiamme estese per 10 mila ettari

PALERMO – “Un evento eccezionale” che va innanzitutto studiato. Una task force dei carabinieri è arrivata a Palermo per analizzare sul campo gli incendi che hanno devastato Palermo e provincia. A guidarla è il tenente colonnello Andrea Li Volsi, comandante del Centro anti crimine Natura di Palermo. La task force è un assetto operativo del Comando unità forestali dell’Arma. Si muove per interventi operativi immediati. Non è un reparto investigativo.

Studiare gli incendi

“A Palermo sono arrivati cinque repertatori – spiega Li Volsi -, sono militari specializzati nella lettura delle aree percorse dal fuoco. Il fuoco lascia dei segnali che vanno interpretati”. Sono i segnali attraverso cui “si riesce a capire il punto di orine dell’incendio e le cause”.

Le cause sono la chiave di tutto. L’innesco può essere colpa dei piromani o di eventi accidentali. “Anche una marmitta catalitica sulla sterpaglia può essere un innesco. Il nostro è un mandato esplorativo”. Nessuna interpretazione affrettata, ma un lavoro rigoroso. Ci sono dei punti di fermi, però: “Gli incendi hanno avuto una portata estremamente rilevante”. Sono stati interessati dalle fiamme diecimila ettari fra Palermo e provincia. La propagazione del fuoco è stata “agevolata dalle condizioni eccezionali di vento e temperature”. Al momento non c’è un conteggio preciso dei roghi, ma ci sono stati “almeno sette eventi di grossa portata ed una stima sommaria”.

“Condizioni eccezionali”

I carabinieri sono abituati a questi eventi a livello nazionale, ciò che rende “eccezionale” la situazione palermitana è il fatto che le fiamme abbiano lambito il centro abitato, in alcuni casi, lo hano toccato in pieno come a Borgo Nuovo, Capo Gallo e Isola delle Femmine. “La vicinanza del centro abitato è eccezionale – conclude Li Volsi – e lo è anche il fatto che non c’è una statistica su incendi boschivi con quasi 50 gradi”. È accaduto anche questo nella Sicilia martoriata dalle fiamme. È di 60 milioni di euro la cifra che serve alla Protezione civile regionale per fronteggiare i primi danni degli incendi nell’Isola. La Regione ha calcolato in oltre 200 milioni di euro invece i danni causati all’agricoltura e struttura per l’ondata di calore.

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