Incendi a San Michele di Ganzaria, Galvagno: "Tanta rabbia e tristezza"

Incendi a San Michele di Ganzaria, Galvagno: “Tanta rabbia e tristezza”

Lo sfogo del presidente Ars contro i piromani: "Criminali". Solidarietà dall'Mpa
NEL CATANESE
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CATANIA – “Criminali. Non c’è altro modo per definire i piromani che sfregiano la nostra terra”. Ecco lo sfogo di Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana in merito agli incendi divampati nell’area di San Michele di Ganzaria, nel Catanese.

“Mi hanno molto colpito – ha detto – le immiagini dell’enorme incendio che ha da incenerito circa mille ettari di vegetazione. Un disastro che sarebbe stato di portata ancora maggiore senza l’intervento della Forestale e dei Vigili del fuoco, che ringrazio per lo straordinario lavoro su tutto il territorio siciliano”.

“Le immagini di San Michele purtroppo – aggiunge – sono tristi come quelle di tanti altri incendi provocati troppo spesso dall’uomo in Sicilia: le pinete bruciate, così come i rifugi, a cui si aggiungono i danni alla fauna del luogo e gli effetti di questa devastazione nel futuro”.

Sono vicino alla comunità di San Michele di Ganzaria, all’amministrazione guidata dal sindaco Danilo Parasole e al Consiglio comunale presieduto da Michele Napoli che mi ha informato costantemente di ciò che stava accadendo. Purtroppo, spesi i fuochi – conclude Galvagno – rimane la rabbia e la tristezza”.

L’intervento di Giuseppe Lombardo (Mpa)

“Si tratta di un atto criminale che compromette seriamente l’attività degli operatori della forestale senza i quali, grazie anche alla preziosa e indispensabile collaborazione dei vigili del fuoco, l’incendio avrebbe avuto conseguenze ancora più terribili” lo dichiara il deputato regionale Mpa, Giuseppe Lombardo.

“Esprimo – ha aggiunto – piena solidarietà alla comunità sanmichelese, inerme di fronte ad un incendio di siffatta portata, assicurando da parte mia un impegno preciso e mirato con le istituzioni regionali affinché si proceda in tempi celeri al risanamento dei luoghi interessati da un atto dall’inedita ferocia e crudeltà”.


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