TRAPANI – Tre arresti per l’attentato incendiario alla porta d’ingresso della segreteria politica dell’ex senatore Nino Papania. Un’operazione di polizia e carabinieri, nella notte, ha portato all’arresto di tre pregiudicati. Si tratta di Antonino Mistretta di 39 anni, Enzo Amato di 38 anni e Francesco Domingo di 30 anni. Tutti e tre pregiudicati. Le accuse contro i tre sono di tentata estorsione aggravata, detenzione di materiale esplodente e danneggiamento.
Secondo gli inquirenti avrebbero chiesto, tramite altre persone, un posto nella società “Aimeri”, che si occupa della raccolta dei rifiuti in una parte della provincia di Trapani. Richiesta che non è stata esaudita. I tre sono residenti nella zona del villaggio regionale della città di Alcamo. Nell’indagine c’è anche l’anarchica Maddalena Calore che avrebbe confezionato la bomba carta e la “molotov” che furono lanciate, nel febbraio dell’anno scorso, contro la porta della segreteria di via Roma. L’attentato avrebbe dovuto condurre Papania a più miti consigli costringendolo a trovargli un posto di lavoro.
“Mi complimento con le forze dell’ordine che hanno trovato i colpevoli”. L’ex senatore si congratula con le forze dell’ordine per “il loro lavoro andato a buon fine”. Sui tre arrestati per tentata estorsione aggravata dice: “Non li conosco. Non so chi siano. Ho parlato e parlo con tanta gente. Posso dire, con certezza, di non avere mai ricevuto né richieste, né minacce”.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari Antonio Cavasino. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Trapani Marcello Viola e dal sostituto procuratore Rosanna Penna. L’operazione congiunta di polizia e carabinieri è stata eseguita con l’ausilio di elicotteri. Il blizt è scattato nella notte. Enzo Amato ha precedenti penali per ricettazione, detenzione illegale di armi da sparo, traffico di sostanze stupefacenti, furto ed evasione. Francesco Domingo ha avuto notificata in carcere la nuova ordinanza di custodia cautelare. Ha precedenti per omicidio ed occultamento di cadavere. Era invece ai “domiciliari” Antonino Mistretta, anche lui con precedenti per ricettazione, rapina, spaccio di droga, furto aggravato, violazione di domicilio, lesioni personali e detenzione illegale di armi. L’anarchica Maddalena Calore è indagata, a piede libero, per la realizzazione della bomba carta.
L’elenco completo delle accuse ai tre è tentata estorsione, fabbricazione, detenzione e porto illegale di un ordigno esplosivo e danneggiamento aggravato. L’attentato incendiario avvenne nella notte del 22 febbraio ed il mattino successivo.