Inchiesta sui rimborsi| Si dimette Gianluca Cannavò - Live Sicilia

Inchiesta sui rimborsi| Si dimette Gianluca Cannavò

Primi effetti  a seguito delle indagini della Procura di Catania sui presunti rimborsi illegittimi che l’Ente avrebbe versato ai datori di lavoro di sei consiglieri provinciali. Il capogruppo del Pdl lascia l'incarico e Giovanni Leonardi commenta: "E' stato comunque un buon consigliere, sono i numeri a parlare”.

Consiglio provinciale
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CATANIA – Gianluca Cannavò, capogruppo del Pdl alla provincia regionale, ha rassegnato oggi le proprie dimissioni dalla carica di consigliere. Le ha annunciate stamani in aula, in apertura della seduta straordinaria che ha affrontato il tema del declassamento dell’aeroporto di Fontanarossa. Cannavò ha preferito rimettere il proprio mandato direttamente nella mani dei propri colleghi. Una scelta clamorosa, figlia della richiesta d’interrogatorio a lui recapitata nei scorsi giorni nell’alveo dell’inchiesta della magistratura catanese in merito alla presunta truffa riguardante i rimborsi che l’Ente avrebbe illegittimamente versato ai datori di lavoro di sei consiglieri provinciali.

Un discorso di pochi minuti. Cannavò, visibilmente emozionato, ha preferito leggere un breve testo: “Stante l’esistenza di un procedimento penale a mio carico -ha riferito in aula il capogruppo del Pdl- in ossequio al principio di massima trasparenza cui ho sempre ispirato, costantemente, l’attività politica, rassegno le dimissioni dalla carica di Consigliere della Provincia Regionale di Catania”. Cannavò ha inoltre aggiunto: “E’ giusto che la magistratura espleti tutte le opportune indagini. Io, per mio conto – ha rassicurato- sono sereno, considerato che ho sempre agito nel rispetto della legge. Mi auguro – ha inoltre aggiunto- che la vicenda si possa chiarire al più presto, così da consentirmi di riprendere l’impegno politico profuso da anni nell’interesse della collettività ed a tutela del bene comune”.

Un annuncio choc che ha gelato l’aula di Palazzo dei Minoriti, accolto tra le lacrime di Giovanni Leonardi. Una reazione più che umana che palesa un clima quanto mai teso che si sta respirando in questi giorni tra le mura del consiglio provinciale. “Sono umanamente dispiaciuto – ha dichiarato a LiveSiciliaCatania il presidente del consiglio provinciale- ma non voglio entrare nel merito della questione, che non mi compete. Ho il massimo rispetto nel lavoro dei giudici. Posso solo aggiungere che – ha riferito Leonardi- al di là di questa faccenda, Cannavò si è dimostrato un buon consigliere e un capogruppo responsabile. Non lo dico da me, sono i numeri a parlare. Si è dimostrato sempre presente e appassionato. Certo – ha aggiunto il presidente del Consiglio provinciale- per noi questo è un momento assai difficile. Attualmente alcune nostre delibere sono all’attenzione della Corte dei conti, mentre dalla Regione siciliana sta arrivando un provvedimento che vorrebbe chiudere definitivamente l’esperienza delle provincie. Il clima generale non è quindi dei migliori. Sentiamo una fortissima pressione dell’opinione pubblica, sicuramente non meritata. Dal canto nostro possiamo dire alla cittadinanza che come Ente abbiamo lavorato bene e ci riteniamo – ha concluso- tutt’altro che un carrozzone”.

Edmondo Pappalardo del Pdl ha invece definito il gesto di Cannavò: “Un atto di grande umiltà, rispettoso dell’aula, dei cittadini, ma anche dei giudici titolari delle indagini. Confido – ha aggiunto- nel lavoro dei magistrati e sulla possibilità che si possa arrivare quanto prima alla soluzione di questa vicenda, che in un modo o nell’altro – conclude- ricade negativamente sull’immagine della Provincia”.

 


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