Incinta e positiva al Covid, parto d'urgenza al 'Cervello' - Live Sicilia

Incinta e positiva al Covid| Parto d’urgenza al ‘Cervello’

La donna ricoverata ieri ha dato alla luce un maschietto: lei e il bimbo stanno bene

PALERMO – Si trova nel reparto di Malattie infettive e ha partorito la donna positiva al Coronavirus e ricoverata ieri al ‘Cervello’ di Palermo. I medici dell’ospedale che durante l’emergenza sanitaria ha attivato un ‘percorso nascita’ per le donne contagiate durante la gravidanza, hanno praticato un parto cesareo d’urgenza. La 33enne, di origini marocchine, ma residente ad Alcamo – nel Trapanese – da diversi anni, era incinta di nove mesi. In base a quanto ricostruito dalle autorità sanitarie che nel frattempo hanno attivato il ‘contact tracing’ per rintracciare tutti coloro che potrebbero essere entrati in contatto con la donna, la 33enne è rientrata in Italia dal suo paese di origine il 18 giugno.

La paura e la corsa in ospedale

Poco dopo ha però accusato dei malori legati alla gravidanza e si è recata al pronto soccorso dell’ospedale più vicino, quello di Partinico. E’ stata successivamente trasferita all’Ingrassia di Palermo, ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dove, come da prassi, è stata sottoposta al tampone. Il test è risultato positivo e nel pomeriggio di ieri è stata trasportata al Cervello.

Tamponi negativi per il personale sanitario

Nel frattempo, all’ospedale Ingrassia è stata avviata la sanificazione dei locali del reparto di Ostetricia e tutti gli operatori entrati in contatto con la signora sono stati sottoposti a tampone: gli esiti sono stati tutti negativi, tra il personale ospedaliero non si sono dunque registrati contagi, come confermano dall’Asp.

“Mamma e bimbo stanno bene”

La donna è adesso in discrete condizioni – spiegano dal Cervello – anche il bambino sta bene, anche se i medici sono dovuti intervenire tempestivamente con un cesareo per un problema legato alla crescita fetale: il bimbo pesa soltanto un chilo e seicento grammi, ma è sotto stretta osservazione in Neonatologia”. Una storia che ricorda quella di Hafiza, rientrata da Londra a metà maggio e positiva al Covid quando era soltanto alla 34esima settimana di gravidanza. Dopo il lungo calvario e la guarigione, due giorni fa ha abbracciato per la prima volta la sua piccola Raisha, partorita mentre lei era in coma e poi trasferita all’ospedale San Vincenzo di Taormina per un intervento al cuore.


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