Sante parole! I cortigiani che oggi hanno parole di cordoglio per Totò Schillaci sono gli stessi che ieri si giravano facendo finta di non conoscerlo così come fanno per suo fratello che vive da clochard. Ma i politici hanno la faccia come il culo
Indice di criminalità, Lagalla: “Palermo più sicura di altre città”
Commenti
Lascia un commento
Gli ultimi commenti su LiveSicilia
Per i medici, ke nn si indaga sulla struttura, sul,direttore generale , sanitario, ecc…??? Dove sono i macchinari, dove è il personale? Medici in alto mare , mare , x le esigenze di un tale territorio ed ospedale, un macchinario fuori uso, e come lo trasferisci in altra sede? Tra un pestaggio e l’altro…. I giudici rinviano udienze di 6 mesi con massima facilità….i medici del p.s. se tardano 6 minuti sono condannati…..tra mille interventi !!! Sono sicuro che ora provvederanno….ahahahahah
L'ipocrisia è sempre dominante. È durante vita che occorra avere rispetto e sensibilità. Mentre si insulta ingiustamente senza motivo e senza renderci conto che siamo tutti esseri umani con una vita e una storia più o meno bella e più o meno dura. Non c'è sensibilità e buon senso. Si insulta spesso per invidia e senza nemmeno conoscere la persona che insultiamo. È uno sport che pratichiamo spesso soprattutto attraverso i social e diventiamo facilmente moralisti e giustizialisti. Sarebbe meglio in ogni occasione fare prima autocritica su noi stessi e stare in silenzio e agire con rispetto e comprensione verso chiunque.
Era un grande campione veramente.
TOTO' UNO DI NOI. R.P. Daniele gru
Il nostro sindaco forse dimentica la differenza tra propensione alla denuncia e quantità di denunce reali. A Milano denunciano tutto, a Palermo denunciamo un reato su dieci, degli altri nove non sapevamo si trattasse di un reato. Da questo è facile intuire come le statistiche ognuno le legge come vuole, della serie pesa di più mezzo pollo vivo o mezzo pollo morto
La città bisogna viverla per fare certe affermazioni! E non mi pare che il primo cittadino la viva!
come a dire….pure i ladri sinneru