Indice di criminalità: Milano in testa, le posizioni delle città siciliane

Indice di criminalità: Milano in testa, le posizioni delle città siciliane

L'analisi curata dal Sole 24 ore
dati del viminale
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MILANO – Le città siciliane non guidano la classifica nazionale dei centri con il più alto indice di criminalità. Le grandi metropoli turistiche Milano, Roma e Firenze si confermano anche quest’anno le peggiori, secondo il Sole 24 Ore, che ha curato la graduatoria su base provinciale.

Criminalità, la classifica e le città siciliane

La classifica vede in testa Milano, seguono Roma, Firenze, Rimini, Torino, Bologna, Prato, Imperia, Venezia, Livorno, Genova, Napoli, Parma, Savona, Trieste, Modena, Ferrara, Pisa, Pavia e Ravenna.

Palermo è al 21esimo posto delle città per indice di criminalità nonostante siano all’ordine del giorno risse e rapine. Sarebbe quindi più “sicura”, secondo i dati del Viminale, elaborati dal Sole 24 ore, per esempio di Firenze, Venezia e Pisa.

Catania si trova al 24esimo posto, segue Siracusa (25). Bisogna scendere ancora nella classifica per incontrare un’altra siciliana, Trapani, che si piazza al 46esimo posto. Seguono ancora, più in basso, Ragusa (55), Caltanissetta (57), Messina (81), Agrigento (93), Enna (100).

Milano maglia nera

Milano si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023, con oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti nel 2023. Nel capoluogo lombardo, da anni in cima a questa classifica, le denunce sono in crescita del 4,9% rispetto al periodo pre-pandemia, con picchi di furti e rapine. È terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti.

Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, commenta al Sole 24 Ore: “Apparentemente c’è questo triste primato, ma non mi sento il presidente del tribunale di Gotham city. C’è un forte problema di risorse: in polizia e carabinieri risultano carenze di organico importanti. Le scarse denunce in altre aree del Paese possono significare che il controllo del territorio sia appaltato a realtà alternative allo Stato“.

L’impatto delle città metropolitane

Un’altra novità dell’edizione 2024 è l’analisi dell’incidenza delle città metropolitane sul totale delle denunce. Il 30% dei reati in Italia nel 2023 è stato segnalato proprio nei 14 capoluoghi principali, con Milano e Roma che da sole rappresentano il 15% del totale.


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