Le indagini che la Procura di Ragusa ha affidato al Nucleo antisofisticazioni dei carabinieri ha permesso di accertare che le sostanze chimiche utilizzate per il raffreddamento delle trivelle del pozzo Tresauro, in concessione all’Enimed, sono state assorbite dal terreno producendo l’inquinamento della sorgente Paradiso che fornisce l’approvvigionamento idrico a tutto il territorio di Santa Croce Camerina (Ragusa).
Sono nove i funzionari della Enimed di Gela – società controllata dall’Eni e alla quale è affidata la ricerca di iodrocarburi in Sicilia – che dovranno rispondere di due gravi reati ipotizzati dai carabinieri: adulterazione di acque destinate all’alimentazione e inquinamento ambientale. Le analisi avviate già da tempo dall’Arpa hanno evidenziato una relazione tra l’attività di perforazione e l’inquinamento della sorgente.