Integrazione, a Catania un anno di corsi per 201 immigrati

Integrazione, a Catania un anno di corsi per 201 immigrati

Lezioni d'italiano e supporto psicologico e normativo
SOLIDARIETÀ
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CATANIA – Un percorso di vera integrazione sociale lungo 12 mesi dedicato ai migranti, di diverse fasce d’età, attraverso lezioni base di italiano, sportello psicologico e legislativo e di community building per promuovere attività che favorissero l’inclusione.

È il progetto “Percorsi – promuovere resilienza, accoglienza, sostegno e inclusione”, finanziato dal Ministero del lavoro delle politiche sociale e Regione Siciliana assessorato della famiglia delle politiche sociali e del lavoro, che ha preso il via nel maggio 2024 e che, proprio in questi giorni, raccoglie i primi frutti.

Il corso d’italiano di base

201 migranti che hanno seguito il corso d’italiano di base e che hanno ricevuto l’attestato di partecipazione nell’istituto comprensivo Vespucci Capuana Pirandello di Catania.

Promotore del progetto è l’associazione La Finestra – Liberi di scegliere Ets in collaborazione con “Quo vadis” e “Lavoratori stranieri Sicilia” e la partecipazione dei comuni di Catania, Palermo, San Gregorio, Terrasini, Centuripe, Catenanuova, Agira, Regalbuto, Leonforte, Floresta ed Enna.

La fine ad aprile 2025

Il progetto terminerà ad aprile 2025, abbiamo davanti a noi ancora tanto lavoro in diversi comuni della Sicilia – commenta il presidente de La Finestra, Angelo Crimi – possiamo però fare un bilancio positivo dei primi 6 mesi, soprattutto grazie al coinvolgimento della scuola e per questo ringraziamo l’assessore alla Pubblica istruzione di Catania, Andrea Guzzardi, la Dirigente scolastica, Paola Cinquerrui, e la docente referente, Graziella Pulvirenti.

Bambini e adolescenti hanno seguito i corsi d’italiano e hanno coinvolto genitori e parenti in quest’avventura e crediamo sia questa la vera forza del progetto. L’entusiasmo con cui è stato accolto ci dimostra di aver intrapreso la strada giusta”.

Il sostegno psicologico

Non solo corsi d’italiano ma anche sostegno psicologico e uno sportello di educazione civica tenuto da un avvocato.

Abbiamo, di fatto, risposto ai piccoli bisogni di queste persone – continua Crimi – spesso chi arriva si trova ad affrontare ostacoli come la lingua e la burocrazia e lo fa da solo. Il nostro progetto, invece, mira all’inclusione sociale reale”.

Le storie

Ed è così che si incontrano le storie di Daba che a 40 anni ha frequentato per la prima volta un corso di italiano o quella di Aziz, un giovane, che grazie al supporto dato dal progetto oggi lavora in una pizzeria di Acitrezza.

Sono felice di aver frequentato il corso di italiano perché così riesco a capire meglio la lingua e a leggerla – commenta Aziz – adesso lavoro e mi sento più sereno”.

I percorsi di community building

“Percorsi” prevede anche momenti di “community building” con attività che promuovano il dibattito e l’integrazione attraverso cineforum e laboratori interattivi. Il cineforum, in particolare, è stato realizzato nella cornice del Monastero dei Benedettini di Catania grazie alla sinergia con l’Università di Catania e con il dipartimento di Scienze Umanistiche.

Abbiamo potuto apprezzare un impatto positivo sia sui migranti coinvolti sia sulle comunità ospitanti – conclude Crimi – dimostrando come l’inclusione non sia un’utopia ma un obiettivo raggiungibile attraverso il dialogo, la collaborazione e l’empatia”.


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