Un mazzo di fiori e alcuni proiettili sono stati fatti trovare davanti al centro scommesse che sta per aprire nei pressi della Cala, a Palermo. Bersaglio della nuova intimidazione l’imprenditore Giuseppe Forello, titolare di alcune sale Bingo, schieratosi con il movimento palermitano di lotta al racket.
Forello è stato al centro di una importante inchiesta antiracket, conclusa lo scorso mese con due condanne a sei anni nei confronti di due estorsori appartenenti al clan Lo Piccolo. In quella circostanza la mafia aveva puntato gli occhi sulla sala Bingo gestita proprio da Forello a Moncalieri, in provincia di Torino.
L’intimidazione risale alla scorsa settimana ed è stata preceduta da un altro episodio inquietante. Sempre davanti all’attività, che deve ancora aprire i battenti, alcuni giorni prima era stata lasciata una bottiglia di benzina. Indagini sono in corso.