CINISI (PALERMO) “Farai la stessa fine”, queste le parole su un biglietto legato ad una testa di capretto mozzata, lasciata davanti alla sede dell’Ato 1 a Cinisi, nel Palermitano. Il destinatario dell’intimidazione è il coordinatore tecnico dei servizi dell’Ato Rifiuti, il geometra Vito Bommarito. nel messaggio minatorio, anche l’indirizzo di casa del geometra preso di mira. Il fatto che l’intimidazione sia però avvenuta davanti alla sede operativa, farebbe pensare che sia stato il contesto lavorativo a provocarla.
“L’atmosfera è purtroppo sempre più tesa – spiega l’avvocato Antonio Geraci, liquidatore dell’Ato 1 – ed è peggiorata in seguito alla lettera di risoluzione del contratto, che ha inevitabolmente contribuito ad inasprire il rapporto con i lavoratori. E’ un fatto increscioso e preoccupante. E’ la prima volta, comunque, che un episodio del genere si verifica, escludendo le lettere anonime giunte a casa mia due anni fa, in seguito alle quali ci sono ancora indagini in corso.
Di certo c’è che se i Comuni che fanno parte dell’Ato non pagano, devono essere tagliati dei costi, per questo non siamo in grado di garantire nulla. La mia solidarietà – prosegue – va al geometra Bommarito, che lavora ogni giorno al mio fianco ed ha un ruolo fondamentale tra me e i lavoratori. Quanto successo, è stato denunciato ai carabinieri, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del macabro gesto.