Galvagno, l'inchiesta e le intercettazioni

“Io poi alla Dragotto se vuole…”. Galvagno, i finanziamenti e “Uomo 6”

Commenti

    In un qualsiasi Paese democratico “normale” già gli “addetti ai lavori” avrebbero provveduto alle DIMISSIONI, sollecitate ovviamente da una opposizione politica “normale” e non CONSOCIAZIONISTA e fa ridere qualche figuro politicante che chiede le dimissioni della addetta stampa. Povera Sicilia. Vergogna!

    Come sempre, abbiamo un Parlamento dove abbondano gli inquisiti, i processati e, a volte anche i condannati. Vero è che non si è colpevoli fino a sentenza definitiva, ma questo vale ai fini di giustizia e nel rispetto della propria persona. Quando si ricopre un ruolo istituzionale, frutto dell’espressione dei cittadini elettori, la priorità, senza nulla togliere alla singola persona, tra l’altro con avviso di garanzia a sua tutela, a mio avviso la priorità è la questione morale e per etica, anche per sgombrare il campo da imbarazzanti dubbi e sospetti, l’unica cosa seria che il parlamentare dovrebbe fare è quella di dare le proprie dimissioni. Ma si tratta di “mercenari” che s’ammuccano migliaia di euro al mese … perchè mai dovrebbero “abbandonare” la gallina dalle uova d’oro?…

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Perchè la Regione non interviene seriamente sulle linee aeree per garantire a chi vive e abita in Sicilia di potere raggiungere le altre città comodamente. Siamo anche noi italiani questo governo regionale come tutti gli altri si è dimostrato incapace di garantire a noi tutti siciliani la continuità territoriale. Che venga un Presidente della Regione più capace a far rispettare le ns esigenze senza dovere elemosinare ma pretenderle dal Governo Nazionale.

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