PALERMO, 11 NOV – “Il presidente della Regione Renato Schifani ha voluto dare un segnale di discontinuità nel segno della trasparenza e della legalità, prendendo in maniera tranciante le distanze rispetto a quelle che sono ancora delle ipotesi”.
Lo ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno (FdI), rispondendo ai cronisti sulla revoca degli assessori della Dc disposta ieri dal governatore Renato Schifani alla luce dell’inchiesta della Procura di Palermo che ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui Totò Cuffaro, che si è dimesso da segretario dello scudocrociato, e del capogruppo del partito all’Ars, Carmelo Pace.
“Da quello che ho letto ha detto anche che qualora le cose dovessero evolversi in modo differente ci potrebbero essere anche dei ripensamenti. Ad oggi dobbiamo pensare di portare a casa la finanziaria – conclude Galvagno – potrebbe essere il terzo anno consecutivo che andiamo senza esercizio provvisorio non mi pare che ci siano dei precedenti in questo senso”.
Galvagno fa sapere che “più tardi o domani incontrerò il presidente della Regione Renato Schifani”.

