RAGUSA – Con ordinanza emessa in data 6 giugno 2014, il Tribunale di Ragusa, in veste di Giudice del Lavoro, ha accolto il reclamo proposto dal Consorzio ASI in liquidazione-Gestione separata IRSAP di Ragusa contro l’ordinanza emessa in data il 7 marzo 2014 dallo stesso Tribunale che aveva accolto il ricorso proposto dall’ingegnere Poidomani. Quest’ultimo, ex Dirigente generale del Consorzio ASI di Ragusa, sie ra opposto alla rimozione dall’incarico avvenuta il 3 dicembre 2013 ad opera del direttore generale dell’Irsap per motivi disciplinari.
L’Irsap aveva proceduto alla revoca di dirigente responsabile del Consorzio Asi di Ragusa, in liquidazione, all’ingegner Poidomani, a conclusione di un procedimento disciplinare avviato “tempestivamente – si legge in una nota – non appena lo stesso Istituto aveva avuto notizia che non erano state richieste le previste informative antimafia alla Prefettura di Ragusa nell’ambito dell’appalto relativo all’esecuzione di acune opere di urbanizzazione. Poidomani aveva rivestito la qualifica di responsabile del procedimento”.
“Tale omissione – sostiene l’Irsap – era per giunta aggravata dal fatto che la Edilbeta Srl, riconducibile alla famiglia mafiosa dei La Rocca, era stata sottoposta a sequestro giudiziario a seguito di indagini per reati attinenti a criminalità mafiosa, nonché dal fatto che il bando di gara avesse stabilito un rafforzamento delle ordinarie misure di contrasto al pericolo d’infiltrazione mafiosa riservando alla stazione appaltante il diritto potestativo di acquisire, in luogo delle comunicazioni antimafia, le informazioni, diritto non esercitato senza alcuna esternazione delle ragioni di merito”.
Altre irregolarità, nel corso del procedimento conclusosi con la rimozione dall’incarico dell’ingegnere Poidomani, erano state rilevate anche per quanto concerne le procedure di sub affidamento dei lavori. Adesso – conclude la nota -, a conferma dell’operato dell’IRSAP, il Tribunale di Ragusa ha riconosciuto la piena legittimità della rimozione dall’incarico dell’ing. Poidomani, rigettando le motivazioni poste dal medesimo a difesa della condotta tenuta nell’appalto in questione”.
