Ismett, Pittsburgh scrive al prefetto | "Pronti al dialogo con la Regione" - Live Sicilia

Ismett, Pittsburgh scrive al prefetto | “Pronti al dialogo con la Regione”

L'ismett di Palermo

Nella lettera l'Upmc ribadisce "rammarico e preoccupazione per la gravità e urgenza della situazione operativa dell'istituto e per la condizione in cui i pazienti e i dipendenti si trovano oggi".

sanità
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PALERMO – A causa del prolungarsi delle trattative per il raggiungimento di un accordo tra Upmc (University of Pittsburgh Medical Center), Regione Sicilia e Arnas Civico per la prosecuzione della gestione di Ismett, in prossimità della scadenza della proroga degli accordi gestionali prevista il 31 marzo prossimo, l’Upmc ha inviato, in considerazione delle possibili ripercussioni, una lettera al Prefetto di Palermo e per conoscenza all’Assessore per la Salute e al Sindaco di Palermo. Nella lettera Upmc richiede indicazioni in merito alle modalità di gestione di Ismett, “considerando il carattere di urgenza e emergenza delle cure erogate e a quale titolo, il suo personale possa continuare a fornire la propria opera di cura e amministrazione”. Nella lettera, Upmc ribadisce “rammarico e preoccupazione per la gravità e urgenza della situazione operativa di Ismett e per la condizione in cui i pazienti e i dipendenti si trovano oggi, confermando la sua disponibilità a continuare a prestare la propria opera e la ferma intenzione a proseguire con impegno un costruttivo dialogo per giungere il prima possibile ad un accordo condiviso con Regione e Arnas Civico”.

Upmc rammenta “di essere parte di Ismett e artefice dei suoi risultati” sottolineando che l’istituto “è diventato Ircss (Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico), centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, con livelli di efficienza elevatissimi nonostante le piccole dimensioni, ha attratto fondi per la ricerca in Sicilia per circa 39 milioni di euro e creato 125 nuovi posti di lavoro”. Upmc inoltre “ha investito 12 milioni in Ismett per la ricerca negli ultimi 5 anni e ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione della fondazione Ri.MED che, grazie a un finanziamento di 300 milioni di euro del Governo Nazionale, sta per avviare la costruzione di un centro ricerche che rappresenterà un potente mezzo di sviluppo economico e sociale per l’intero Paese”.


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