Sonia Alfano, pasionaria Idv, ha uno spazio su “Il Fatto Quotidiano“. Spulciando via web, l’ultimo intervento non passa inosservato. E’ una reprimenda che vede al centro, accomunati nel bersaglio, Piero Grasso e Maurizio Zamparini. Scrive Sonia Alfano:
“Qualche giorno fa invece si scopre che nel luglio scorso la Procura della Repubblica di Benevento ha chiesto l’arresto di Maurizio Zamparini (patron della squadra di calcio di Palermo) a seguito di una indagine durata ben quattro anni. I reati ipotizzati sono: truffa contro la pubblica amministrazione, corruzione, falso e abuso d’ufficio. (…)
Zamparini in passato era già stato indagato e prosciolto a Lodi per la scalata Antonveneta (appropriazione indebita pluriaggravata), e indagato e subito prosciolto per associazione mafiosa e banda armata per l’apertura dell’Ipermercato a Cinisi; di quell’indagine il procuratore capo era Pietro Grasso. Ma, è bene dirlo, in quel caso l’unica colpa del patron rosanero era stata una troppo disinvolta fiducia in chi gli proponeva affari. Coinvolto anche in un’indagine su presunti casi di corruzione a impiegati dell’ Agenzia delle Entrate della Lombardia, Zamparini è stato dunque più volte attenzionato dalla magistratura. Avrà la calamita o solo tanta sfortuna.
Ma cosa c’entra Zamparini con la Procura di Palermo? Più di quanto potete pensare. Il vulcanico patron del Palermo è notoriamente grande amico dell’ex procuratore capo di Palermo e attuale procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Famose le sue scorribande nei ritiri estivi del Palermo Calcio e le gite sulla barca di Zamparini. Memorabili le sue trasferte con consorte a Praga, in Austria e in Spagna al seguito dei rosanero. E’ un reato? Assolutamente no. E’ eticamente inopportuno? Fino ad oggi no. Ma adesso che Zamparini ha sulla testa una richiesta di arresto (per il momento rifiutata ma già appellata)? Come si comporterà il più alto esponente della magistratura antimafia italiana? La truffa contro la pubblica amministrazione, la corruzione, il falso e l’abuso d’ufficio sono reati molto, molto gravi. Il procuratore saprà rinunciare alla sua più grande passione sportiva, il Palermo Calcio, e all’ebbrezza delle onde siciliane?”.
Commento di Livesicilia in stile dipietrista: ma che c’azzecca il Palermo?