E’ l’assalto alla diligenza. Il governo Lombardo tenta di arraffare il possibile prima di essere disintegrato dagli scandali. La nomina di Alessandro Aricò è un esempio eloquente di come la politica possa impunemente pestare sotto i piedi la volontà popolare. Aricò è stato bocciato dai palermitani come candidato sindaco ed è quindi già passato dal filtro di una consultazione. Lombardo che fa? Gli dà un premio di consolazione (si fa per dire): lo incorona assessore regionale al Territorio. Che ci volete fare? La politica da quelle parti è una cosa che si fa a quattr’occhi, di tutto il resto non gliene frega un tubo, e niente ci fa se tra poco si deve chiudere bottega. Anzi. Prima di fuggire, è bene fare qualche nomina, piazzare qualche fedelissimo, investire sul futuro.
Live Sicilia sta chiedendo ai deputati regionali uno scatto d’orgoglio, dimettetevi per estirpare la mala pianta del clientelismo. Costringete Lombardo e i suoi ad andarsene a casa, perché sono troppi i siciliani onesti che non ne possono più dei mezzucci e della protervia del potente di turno. Noi di diPalermo ci associamo all’appello con la coerenza di chi non ha mai nascosto i suoi sospetti. Se dovessimo scegliere uno slogan per mettere in guardia i cittadini dalle furbizie di questo governo raffazzonato e imbarazzante, ne avremmo uno già pronto: attenti all’argenteria.