La canzoncina non ha portato bene | Ancora chiusa la scuola di Renzi - Live Sicilia

La canzoncina non ha portato bene | Ancora chiusa la scuola di Renzi

Il cancello della scuola Raiti

Fu protagonista di una visita del premier con annessa canzoncina (nella foto: una parte del testo). Ma adesso...

SIRACUSA- Neanche stamattina apre il Raiti. Per un terzo dell’istituto la prima campanella suonerà venerdì, per il resto delle classi se ne parlerà la prossima settimana. C’è una sola scuola in tutta la provincia di Siracusa che non ha ancora cominciato l’anno scolastico 2016/2017: è l’istituto comprensivo Salvatore Raiti. Quel “Raiti”. Quello divenuto famoso perché nel 2014 fu tappa, la prima al Sud, del tour scolastico di Matteo Renzi che si arenò sulla famosa canzoncina dei bambini siracusani. È per quella fama, per aver già vissuto sul confine tra l’epica dell’efficienza 2.0 e la realtà, che oggi incuriosisce la sua condizione di unica scuola in ritardo sul calendario scolastico.

È successo che a sei giorni dalla data di apertura (fissata il 14 settembre), 48 ore di piogge sul Siracusano ne hanno rivelato le criticità. Ha piovuto dentro da più punti ed è venuto giù pure l’intonaco. Segnali che hanno allarmato la dirigente Angela Cucinotta e il suo staff. Chiamati i funzionari dell’ufficio Tecnico del Comune, il responso è stata la necessità di “interventi di ripristino”, dopo aver fatto cadere l’intonaco pericolante: lo spiega il geometra Pasqualino Pennuto del Comune. In pratica anni di infiltrazioni piovane hanno procurato un danno ai solai: il ferro del cemento armato, ossidato, con il passare del tempo si espande e rompe l’intonaco. Da qui le “lesioni sul tetto” constatate dai tecnici e il conseguente gocciolamento all’interno dell’istituto. Aree interessate: il corridoio, un’aula, la sala mensa e due bagni. Si  è dunque reso necessario un intervento che il Comune ha affidato a una ditta con le ragioni della “somma urgenza”. L’ingegnere capo del Comune, Natale Borgione, lo riassume così: “Demolizione delle parti dell’intradosso del solaio, ripristino della parte strutturale e realizzazione di controsoffittatura con pannelli in cartongesso e struttura portante in lamierino pre-verniciato”. Ciò ha comportato, inevitabilmente, lo slittamento dell’inizio dell’anno scolastico fissato per mercoledì 14 e due giorni dopo, il 16 sono partiti i lavori che non si sono fermati nemmeno nel fine settimana.

Troppo ottimistico, però, si è rivelato l’annuncio che la scuola avrebbe cominciato le lezioni stamattina. Lunedì, quando la ditta avrebbe dovuto consegnare i lavori e consentire alla scuola di far eseguire le pulizie, era ancora tutto un cantiere. Ieri di fatto c’è stato l’ultimo intervento della ditta, subito dopo sono partite le pulizie e stamattina dal sito dell’istituto la dirigente spiega: “Sono in atto i lavori di pulizia straordinaria necessari a seguito di un intervento così importante. Per la pulizia accurata di tutto l’istituto serviranno almeno tre giorni”. Inevitabili le polemiche. Quelle sui tempi lasciano indifferente la dirigente: “Recupereremo dai sette giorni a disposizione. Probabilmente per il carnevale e la festa dei morti. Ristabiliremo il corretto calendario scolastico, la priorità è la sicurezza”. Più rilevanti quelle politiche tra opposizione e amministrazione comunale su un aspetto tecnico. In estate, infatti, la scuola è stata interessata dai lavori di impermeabilizzazione del tetto, anche se non c’è stato ancora tempo per il collaudo.

Il sindaco Giancarlo Garozzo ha spiegato che “lo stanziamento di 150 mila euro per la manutenzione straordinaria (rifacimento dell’impermeabilizzazione del tetto, delle grondaie e dei cornicioni) è stato tutto utilizzato: i lavori sono iniziati a febbraio e si sono conclusi il 28 giugno. Il collaudo sarà effettuato a breve, non appena sarà liquidato il terzo stato di avanzamento dei lavori. Siamo perfettamente nei tempi e non ho nulla da rimproverare ai tecnici del Comune. D’altra parte, la mancanza di nuove infiltrazioni dopo i recentissimi acquazzoni è il miglior collaudo che si potesse fare. I danni – ha proseguito – che si sono evidenziati nei giorni scorsi e per i quali siamo intervenuti tempestivamente, sono stati causati da infiltrazioni precedenti alla manutenzione”. Spiegazione che non ha convinto il presidente della commissione Bilancio all’Ars, il siracusano Enzo Vinciullo, e il suo gruppo al comune: “Avevamo dichiarato che, negli uffici del ministero delle Infrastrutture, non erano ancora giunti gli atti relativi al collaudo dei lavori realizzati sulla scuola Raiti e il sindaco, serenamente, conferma tutto”. Secondo le opposizioni in città i lavori urgenti, che hanno costretto a questo ritardo, potevano essere realizzati con quella somma e prima: chi li ha eseguiti e chi ne era responsabile, in pratica, secondo le opposizioni avrebbe dovuto accorgersi prima della criticità e intervenire. Venerdì, dunque, sarà il primo giorno di scuola, ma solo per i 250 bambini dell’Infanzia. Dalla Primaria in su (altri 700 alunni) la prima campanella suonerà a partire da lunedì. Per loro si è trattato di un prolungamento delle vacanze che però “sconteranno” nel corso dell’anno.

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