PALERMO – Si è tenuto oggi l’incontro fra i vertici del sindacato confederale Cisal e la Giunta comunale di Palermo, guidata dal sindaco Leoluca Orlando. “La città vive una condizione drammatica dovuta alla pandemia ma anche a problemi atavici e ormai strutturali che ne mettono a rischio il futuro – dicono Gianluca Colombino, Giuseppe Badagliacca e Nicolò Scaglione della Cisal – Facciamo appello al senso di responsabilità dell’amministrazione e delle forze politiche di maggioranza e opposizione: i palermitani hanno bisogno di risposte, bisogna mettere da parte i tatticismi e salvare la città; le forze sindacali sono pronte a fare la propria parte e a offrire il proprio contributo di idee e proposte”.
“Nel corso dell’incontro – spiegano Colombino, Badagliacca e Scaglione – abbiamo sottolineato la necessità di valorizzare il personale attraverso il completamento delle stabilizzazioni e lo sviluppo delle carriere, riavviare le opere pubbliche, intervenire con l’attivazione di un tavolo specifico sulle partecipate sbloccando la mobilità orizzontale da Reset verso Rap e Amat, potenziare i servizi sociali, digitalizzare gli uffici per rendere gli iter burocratici più veloci ed efficienti. Insomma, lo sviluppo e la ripresa devono tornare al centro del dibattito senza perdere altro tempo per evitare di perdere quella che è forse l’ultima chance per un territorio già storicamente provato e oggi colpito gravemente dalla pandemia”.
Ma i licenziamenti non li dovevano fare ai fannulloni? però hanno iniziato con chi lavorava. mondo al contrario.
Caracausi,se voi consiglieri fareste quello x cui siete pagati dalla collettività,controllare le tante anomalie delle partecipate,il compagno della Re.Se.T non si sarebbe sostituito a voi con il risultato di essere licenziato dalla stessa azienda con motivazioni discutinbili mettendo in risalto la dittatura che vige!
Penso che sia giusto così ora la questione si dovrà spostare negli uffici competenti e soprattutto preposti a verificare tutto, approfondendo per vedere cosa è successo all’interno di questa azienda che ricordiamoci paghiamo con le nostre tasse.
Mi sarei aspettato licenziamenti a persone che bivaccano tra bar e ville come diceva ollanno in campagna elettorale chi lavora rimane chi non lavora a casa. Anche questo ollanno lo ha saputo fare chi lavora e difende il lavoro licenziato chi non lavora continui pure a passeggiare tra villette e ber. VIVA PALERMO E SANTA ROSALIA
Qualcuno ha scritto che i licenziamenti il nostro sindaco li doveva fare ai fannulloni ….. Ma si licenzia un Lavoratore con la L maiuscola. Il sindaco dovrebbe interessarsi sulle denunce fate da questo collega . Che dire mi schifiavu…
Questo sembrerebbe solo abbuso di potere, non si può mai e poi mai licenziare uno dei pochi dipendenti PUBBLICI che denunzia. Questo licenziamento è solo un ricatto.
Sicuramente quel dipendenre ha visto e subito tante angherie ……vergogna,
Dopo avere letto quanto dichiarato da Perniciaro “abbiamo verificato col nostro legale che la giurisprudenza condanna i dipendenti che diffamano gli organi sociali dell’azienda”ritengo che .
oltre a lei Presidente Perniciaro,anche l’avvocato aziendale che non conosce la “recente” normativa nazionale che incita i dipendenti a segnalare presunte anomalie agli organi competenti perché si effettuino le verifiche del caso,dobbiate dimettervi.
Certo che ultime te il professore ritenuto paladino della legalita’, al Comune e circondato da dirigenti quasi tutti inquisiti. Dovrebbe se veramente ha a cuore la legalità, tenere conto delle leggi e che Palermo non è il suo feudo ma una città moderna e democratica infestata di delinquenza e corruzione
Chi è condannato per avere frodat l azienda o chi ha commesso reati penali stia tranquillo , tanto in Reset si licenzia solo chi cerca dì mantenere il lavoro all interno dell azienda per ridurne i costi , comunque per avere provocato tale reazione fortissima ed inaudita mi sa tanto che i vertici aziendali si siano sentiti assai ma assai pizzicati perché se qualcuno dice il falso su di me io lo querelo per avere pubblica soddisfazione ma se lo licenzio significa che voglio mettere a tacere una voce scomoda anzi molto scomoda , speriamo che intervenga la magistratura
annamo bene proprio bene,ahahahahaha