CATANIA – Contagi che crescono e un rischio concreto di aumento delle ospedalizzazioni: è il quadro dipinto da Franco Luca, direttore del dipartimento attività territoriali dell’Asp di Catania, sulla recente ripresa di vigore della pandemia da Coronavirus. Per Luca c’è ancora il tempo di prendere misure per difendersi da una quarta ondata, ridando slancio alla campagna vaccinale con, tra le altre cose, il coinvolgimento dei medici di base e con la ripresa dei vaccini tra il personale scolastico.
La crescita dei contagi e la pressione sugli ospedali
“Purtroppo c’è questa crescita dei contagi – dice Luca – dobbiamo necessariamente potenziare la campagna vaccinale, spingere quanta più gente possibile a vaccinarsi. Anche se per il momento non c’è pressione eccessiva sui reparti Covid e di terapia intensiva, il rischio è che man mano che aumentano i contagi aumentino le ospedalizzazioni. Se i contagi arrivano a centomila, anche 200 ospedalizzati sono un numero enorme”. Da qui la necessità di riprendere a vaccinare come durante i primi mesi della campagna: “L’unica arma sono i vaccini – prosegue Luca – insieme alle norme che ci siamo dati e che non dobbiamo mai dimenticare, le mascherine, lavarsi le mani spesso, mantenere il distanziamento l’uno dall’altro. Sono tutte cose fondamentali”.
La campagna vaccinale si è, in effetti, assestata su numeri bassi: molto alte le seconde dosi, ma poche le persone che vanno a iniziare il proprio percorso di immunizzazione. “È necessario fare riprendere lo slancio alla campagna vaccinale – dice Luca – nei primi tempi in molti si vaccinavano, poi sono successe alcune anomalie, come ad esempio gli incidenti e molta cattiva informazione su Astra Zeneca, e anche da queste cose abbiamo avuto un calo di numeri”.
Coinvolgere i medici di base
Ma come riprendere a combattere contro il virus con la stessa forza degli ultimi mesi? “Bisogna – dice Luca – fare tutto quello che è stato individuato nell’ordinanza del presidente della Regione: i vaccini di prossimità, andare a trovare la gente quartiere per quartiere. Ma per fare questo diventa fondamentale coinvolgere i medici di base. Ad esempio, in questo momento stiamo pagano 1,2 milioni di euro ai medici di famiglia che hanno vaccinato negli ultimi mesi, realizzando 110 mila punture su 800 mila totali fatte a Catania. Le hanno fatte in un paio di mesi e lavorando solo il fine settimana, se intervenissero tutti e la platea si allargasse, potremmo dare un altro slancio alla campagna, anche perché – prosegue Luca – il medico di famiglia è uno con cui anziani e persone deboli, ovvero i soggetti più a rischio, hanno fiducia, e dunque è una figura fondamentale in questo momento”.
Green Pass e insegnanti
Un rilancio che passa anche al green pass, una misura “inevitabile”, per Luca: “Chi entra in un ambiente chiuso – dice – ha il dovere di non contagiare gli altri. Un’altra misura da prendere riguarda il personale scolastico e il modo in cui vaccinarlo prima possibile, tenendo conto che il personale scolastico può avere subito l’effetto Astrazeneca e dunque essersi scoraggiato. Abbiamo un mese e mezzo, dobbiamo giocarcelo bene prima della riapertura scuole perché se no andiamo incontro a una quarta ondata che non sappiamo che pressione potrebbe avere sul sistema sanitario. Ma non dobbiamo dimenticare che anche quarantene e chiusure hanno effetto sull’economia. Prima ci sbrighiamo a chiudere la campagna, meglio è per l’intero sistema”.