CATANIA – Investire in piena pandemia si può fare. Investire nella cultura e, in particolare nella lettura, anche. Lo hanno fatto Stefano e Mirko, fratelli trentenni, aprendo una libreria in centro città.
Imprenditoria ottimista
Hanno 34 e 31 anni, Stefano e Mirko Monica, e hanno deciso di aprire un’attività, nonostante il periodo di cresi sanitaria ed economica. E hanno aperto una libreria, la quarta dall’esordio, nel 2013. Una sfida accompagnata da una visione chiara della propria impresa: fare della bottega una casa per chiunque voglia fermarsi, pensare, leggere, scambiare idee. “Vorrei diventasse un centro culturale – spiega Stefano – dove respirare cultura, fare cultura”.
Spazio a fumetti e manga
Il piano inferiore è un open space: uno spazio di “coreading”, per presentare libri, esporre opere. “Ma vorrei diventasse molto di più – continua Stefano – un luogo che permetta alle persone possano incontrarsi. Chiunque voglia potrà stare qui, lavorare, studiare, leggere, ricaricare il tablet. Vogliamo un luogo aperto a chiunque voglia viverlo”. Tra loro i giovani, ai quali è dedicata la vasta area manga e fumetti. Una vera e propria novità con un grandissimo assortimento.
Investire in pandemia
Una scelta non semplice, quella di aprire un negozio, di libri oltre tutto, in piena pandemia. Una sfida imprenditoriale e anche nei confronti dei colossi dell’online, ma Stefano sembra avere le idee molto chiare. Ed è convinto che il momento sia quello giusto. “Sono un ottimista – dice. La pandemia c’è e bisogna affrontare le cose con prudenza, ma chiudersi a casa non serve a nulla. Io sono fiducioso, ripeto, anche perché si dice che nei tempi di crisi si intravede la ripresa. La lettura, oltre tutto, è aumentata durante il periodo pandemico”.
Le difficoltà di fare impresa
Non è Catania ma l’Italia. Fare impresa nel Belpaese non è facile, “ma piangersi addosso non ha senso – continua Stefano. Noi abbiamo i numeri che ci supportano e ci permettono di andare avanti e non abbiamo intenzione di fermarci”.