MOTTA SANT’ANASTASIA – Scendono di nuovo in strada i Comitati No Discarica di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia per ribadire la loro protesta di fronte alla decisione scellerata del Governo regionale di utilizzare l’impianto di Valanghe d’Inverno per scaricare i rifiuti di diversi comuni del messinese dopo la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea.
“Consideriamo le comunità di Motta Sant’Anastasia, Misterbianco e Messina vittime alla stessa stregua dell’illegalità innalzata a sistema e dell’emergenza “indotta” da una politica regionale – scrivono in una nota il comitato No discarica – incapace di produrre soluzioni adeguate nel campo della gestione die rifiuti. Ma la solidarietà tra cittadini siciliani non ci può indurre a subire la beffa di una discarica “illegale” che viene ora ricoperta da 1000 tonnellate di rifiuti al giorno.
Al Comitato non convince “il progetto di chiusura presentato dalla Oikos in sede di conferenza dei servizi lo scorso 10 novembre, in quanto non fornisce certezza – scrivono – alcuna sui tempi definitivi di chiusura, e adotta una soluzione tecnica (quella di riempire la discarica con altri 240.000 metri cubi di rifiuti per garantire una configurazione stabile e funzionale per il deflusso delle acque meteoriche), che rischia di prorogare per mesi l’insostenibile situazione attuale che il presidente Crocetta ha in più occasioni definito “straordinaria” e “temporanea””.
Accuse forti. “Una soluzione – si legge nella nota delle motivazioni della protesta – ancora una volta onerosa per il pubblico, ma certamente remunerativa per il privato, che continuerà a guadagnare dall’ulteriore conferimento di una quantità enorme di rifiuti in una discarica che doveva essere già chiusa. Basta emergenza criminale, occorre avviare le bonifiche nella legalità, basta soldi a chi si è arricchito fin ora”.