La festa dell'Unità sdogana |il ponte sullo Stretto - Live Sicilia

La festa dell’Unità sdogana |il ponte sullo Stretto

A colloquio con Anthony Barbagallo sullo stato del turismo a Catania. E sul Massimo annuncia: "La prossima settimana avremo il nuovo amministratore..."

Corsi e ricorsi storici
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CATANIA – Riserva sorprese la festa dell’Unità. Succede che in contemporanea corrano due eventi: l’uno, nazionale, sul Mezzogiorno e il suo sviluppo; l’altro, regionale, con un titolo da cartolina che suona all’incirca così: “La Sicilia che piace al Mondo”. Il primo fa registrare le ormai immancabili sedie vuote; il secondo, invece, fa alzare l’asticella dell’audience. Chiamatelo pure il trionfo del chilometro zero. Sul palco numero due vi sono Rosario Crocetta, la deputata in zona Cgil Luisa Albanella, il segretario regionale dem, Fausto Raciti, e il parlamentare Giuseppe Beretta. L’ultimo posto a tavola è riservato a Anthony Barbagallo, l’assessore regionale al Turismo. Una presenza che sposta presenze, tant’è che la Pedara neodemocratica si è precipitata in blocco per lui. La questione, però, non si ferma ai numeri, ma ai progetti. E se questi hanno il nome del ponte sullo Stretto, uno dei totem dell’autonomismo di marca Lombardo, qualcosa comincia a non tornare in casa Pd.

Barbagallo, lo vuole fare davvero questo ponte?

“Per traghettare un’auto ci vogliono 75 euro, un costo elevato e una barriera per l’offerta turistica siciliana. Si parla tanto, ultimamente, di continuità territoriale e della necessità di abbattere i costi dei biglietti aerei, ecco, i governi nazionale e regionale parlino anche di questo”.

Il centrosinistra e il Pd sono storicamente refrattari all’argomento. Penso lo sappia?

“Lo so, lo so. È ora che il partito dica da che parte stare. Occorre porre il tema e occorre dare una risposta chiara: ponte sì, ponte no e con che costi bisogna attraversare lo Stretto. Perché continuare in queste condizioni è veramente proibitivo”.

Si riferisce alle file di quest’estate agli imbarchi di Messina?

“Sotto il profilo turistico, è stata una stagione straordinaria. Se c’è stato un neo, sì, è proprio quello. Quelle code danno una immagine della Sicilia davvero spiacevole”.

Cracolici, intervenendo alla festa dell’Unità, ha definito disastrosa la promozione turistica catanese. Lei che dice in tal senso?

“Catania sta facendo dei passi avanti importanti in termini di presenze. Il dato positivo è poi che dopo tempo immemore riapre il Teatro greco-romano. Questo dopo ventun anni dalla chiusura”.

E poi?

“Stiamo pensando, inoltre, a una carta turistica per visitare tutti i siti archeologici e culturali pagando un unico biglietto”.

Se dicessi Teatro Massimo Vincenzo Bellini?

“L’esperimento estivo della Traviata, in collaborazione con il Massimo di Palermo, è stato straordinario. Nei prossimi giorni si riunirà il consiglio d’amministrazione per nominare il nuovo direttore amministrativo. Credo che nelle prossime settimane potrà essere annunciata una stagione prestigiosissima”.

Lo stesso entusiasmo vale per lo Stabile o la crisi è destinata a sprofondare?

“Dico solo che il 15 esordiamo al Teatro greco-romano con un recital di Pippo Pattavina e Luigi Lo Cascio. Segnale che lo Stabile è vivo e che siamo in grado di avviare una fase di risanamento”. 

La destagionalizzazione del Carnevale di Acireale e la nascita del Museo della Carta Pesta, da qui alla fine della vostra esperienza governativa, partiranno o resteranno appunto sulla carta?

“Dobbiamo guardare alla programmazione, all’apertura dei capitoli, e vedere quando poter essere operativi”.

E che vuol dire?

“Che speriamo a fine anno di poter definire la programmazione”.


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