La Fiera di San Giuseppe Jato | Il Wwf: "Rispettata la legalità" - Live Sicilia

La Fiera di San Giuseppe Jato | Il Wwf: “Rispettata la legalità”

"Diamo atto al sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari, di aver usato gli strumenti necessari per arginare il traffico illegale di animali alla fiera zootecnica. Liberati sei conigli e cinque furetti".

la nota dell'associazione animalista
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PALERMO – “Diamo atto al sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari, di aver usato gli strumenti necessari per arginare il traffico illegale di animali alla fiera zootecnica”. Lo rende noto Pietro Ciulla, presidente del Wwf Sicilia Nord-Occidentale (ex Wwf Palermo), dopo un sopralluogo, lo scorso 15 agosto, alla tradizionale fiera degli animali che si svolge ogni anno nella cittadina del Palermitano.

Il Wwf, nei giorni scorsi, aveva invitato le autorità competenti a vigilare affinché fosse rispettata la legalità, sanzionando l’eventuale vendita di animali protetti. Aveva, altresì, sollecitato il sindaco ad assicurarsi sulle condizioni di salute degli animali esposti in gabbia. “Siamo convinti che questa sia la strada giusta – afferma Ciulla –. Qualcosa è cambiato rispetto all’anno scorso, soprattutto per la quasi totale assenza di vendita di animali protetti. Questa volta si sono attivati per tempo i controlli e la presenza preventiva delle forze dell’ordine ha scoraggiato eclatanti condizioni di illegalità. Ciò non toglie che ancora tanto deve essere fatto, sia in questa fiera che in altre, per migliorare il benessere degli animali in vendita. Abbiamo, inoltre, riscontrato una corposa vigilanza della polizia municipale ed anche la salutare presenza di un gruppo di agenti del Cites Sicilia, coadiuvati da alcune guardie ambientali”.

“Nel corso dei controlli, – segnala ancora il presidente del Wwf Sicilia Nord-Occidentale – è stata fermata la vendita illegale di sei conigli selvatici e cinque furetti, abbandonati dal venditore all’avvicinarsi degli agenti che hanno sequestrato gli animali per liberarli successivamente in zona adatta”. “Crediamo, come Wwf, – conclude Ciulla – di avere svolto il giusto ruolo di stimolo verso le istituzioni”.


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