La filosofia del tifoso rosanero - Live Sicilia

La filosofia del tifoso rosanero

di DARIO LI VIGNI "È ottimista?", il tifoso palermitano, intervistato da Cristiano Militello della celebre trasmissione Striscia la Notizia, dopo un attimo di perplessità risponde "palermitano sono!".
Tipi da curva
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di DARIO LI VIGNI “È ottimista?”, il tifoso palermitano, intervistato da Cristiano Militello della celebre trasmissione Striscia la Notizia, dopo un attimo di perplessità risponde “palermitano sono!”.
 Il tifoso palermitano è quello che, se al 70’ di una partita il risultato è fermo sullo 0-0, esclama “Chista è pasta chi sardi, s’appattaru” o “arbitru, curnutu tu e cu un tu rici puru” se al primo contrasto dubbio il direttore di gara fischia a favore dell’avversario. Per chi è abbonato da tanti anni in curva, c’è la consapevolezza che seguire una partita al “Renzo Barbera” non è soltanto soffrire o gioire per la tua squadra, ma anche godere comunque di quello che ti succede attorno.
Il tuo vicino di posto è un distinto signore di mezza età che, appena prima del match,  sostiene che la sportività viene prima di tutto, ma quando entra anche lui in clima partita, gli senti esclamare:  “Bovo, rumpici na amma a ‘ddù curnutu”. Oppure:  “Segnalino, un ci ricu curnutu a to patri picchi u sacciu cà ‘nsiertu”. 
 Chiunque è stato allo stadio chiesto come facciano i “ghiacciolari” a lanciare ghiacciolo e resto con la precisione di un cecchino. Ma quando uno di loro sbaglia, beccando un tizio di qualche fila più sotto in testa, torna la filosofia palermitana: “Ti struppiasti? ‘U vuoi n’anticchia i ghiaccio?”.
 Il tifoso rosanero si pone il problema di capire come fecero la prima volta, curva nord e curva sud, ad “appattarsi” per il botta e risposta sul rinvio del portiere avversario. Inoltre ci sono i luoghi comuni, frasi formulari pronunciate non soltanto dai “geni” dello stadio, ma da persone diverse di partita in partita, come: “‘Nchia, appizzavu a bullietta pì na squadra” o “’U posteggiatore ru supermercato è cchiù forte ri Makinwa”. Il danese difensore centrale rosanero, non è Kjaer ma diventa “U biunnu”  e Simplicio, come del resto tutti i giocatori di colore, è “U turcu”.
 Ma la filosofia pura si trova anche nelle situazioni tragi-comiche, come quando assisti alla scena di un tifoso che scavalca il muro dell’ippodromo e cadendo si ritrova in mezzo a quattro poliziotti: “Senta, lei ce l’ha il biglietto?”. E quello con sguardo sconvolto: “Pì scavalcari puru u bigliettu ci vuole?!?”.

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