La Fimmina, il Natale e la Crisi - Live Sicilia

La Fimmina, il Natale e la Crisi

Come reagiscono le palermitane
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È stato detto dai sociologi che solo le donne possono farci uscire dalla crisi. Mogli, madri, sorelle, premiére dames della popolazione italiana che ci rieducano al non-spreco, alla parsimonia nel fare la spesa e negli acquisti di ogni giorno. Donne d’Italia, se siamo nelle dunque vostre mani, siate maestre benevole del bon vivre. Post Scriptum dedicato alle donne palermitane: la voce si è sparsa anche nei vostri prestigiosi salotti? C’è crisi. Si perché la palermitana di origine controllata ha ampiamente dimostrato la sua superiorità anche in questo, lei la crisi semplicemente la ignora. Che noia, che barba, che barba, che noia. Tutti stanno a perdere tempo davanti il telegiornale, quando c’è l’ultima serie di Desperate Housewives. Ma poi che vuole ‘sta crisi? Come si permette di distrarre l’umanità dalle vere problematiche che ci affliggono, tipo il menu di capodanno?

Non si merita di certo la stessa considerazione del servizio natalizio svedese. Il servizio natalizio svedese ha quei deliziosi fiocchi di neve in rilievo e poi si intona alla sala da pranzo appena rinfrescata e questo richiede ore di conversazione, come non capirlo? Per le signore del capoluogo siculo ammettere l’esistenza della crisi significa ammettere di essere umane, di essere simili agli altri abitanti del globo, quando invece, ça va sans dire, loro sono creature divine. Loro svolazzano leggere al di sopra di queste sciocchezze disgustosamente materiali. Nella loro magnificenza è in questo preciso momento che spendono&spandono di più. Spedizioni punitive per Outlet, vestitino firmato pure per la bambina di 2 anni e, ovviamente passeggiate per via Ruggero Settimo in assetto da caccia grossa per trovare le scarpe perfette. Mentre tu, malcelando la preoccupazione per il futuro parli di governi e spread, loro nel tavolino accanto parlano della governante e dello Spritz.

I loro adora(n)ti consorti del resto le tengono protettivamente all’oscuro della realtà dei fatti, non negando nulla. Se apre un ristorante con lo chef di Maria Antonietta d’Asburgo Lorena ricreato biogeneticamente apposta per Palermo che una bruschetta la paghi 190,00 euro, loro vogliono il tavolo garantito per i primi 4 venerdì. Nonostante il poveretto non abbia l’albero da carte da cento né il pozzo dei desideri, state certi che li troverete seduti lì a bere un Franciacorta ghiacciato. L’albero di Natale, quest’anno più degli altri, è lì accanto la finestra, enorme e carico di sfavillanti decorazioni, pronto ad accogliere uno di quei pacchi marroni con il monogramma, anche se i soldi sono stati chiesti al suocero.

Capita poi che, messo alle strette, l’uomo di casa si lasci scappare che no, quest’inverno non andranno a Madonna di Campiglio, e tra lacrime e sangue in casa loro si scatenerà la guerriglia. Ma fuori, per le vie illuminate della nostra Palermo felicissima loro, le nostre care donnine, con l’arte magica che manco Houdini, raccontano di aver prenotato un 5 stelle in Brasile, che il maritino voleva tanto andarci.. così staranno barricate in casa per tutte le vacanze sdraiate nel lettino solare, non sia mai qualcuno le incontri al Despar che comprano lenticchie.


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