CATANIA – Commercianti pronti al dialogo costruttivo sulla questione movida e suolo pubblico. Chiedono tolleranza ed elasticità nei confronti dei regolari e l’esatto contrario per gli abusivi. Gli esercenti del centro storico, riuniti sotto la Fipet presieduta da Roberto Tudisco, hanno bypassato l’assessore al ramo, Angela Mazzola – che a loro dire non avrebbe mai ascoltato le problematiche sollevate dai commercianti – e si sono rivolti direttamente al sindaco Bianco che hanno fermato per le scale di Palazzo degli elefanti pur di poter affermare le proprie ragioni. Che hanno a che vedere con l’ordinanza sindacale dello scorso 9 marzo che regola la concessione, e le sanzioni, relative al suolo pubblico.
“L’ordinanza contestata ha segnato un solco profondo nel rapporto amministrazione-commercianti – afferma Tudisco – e intendiamo comprendere le motivazioni politiche di tale rottura e richiamare l’attenzione sullo stato comatoso del commercio cittadino. Queste nuove regole che comportano sanzioni gravose come la revoca della concessione del suolo pubblico per l’anno in corso e per l’anno successivo e dai 5 ai 15 giorni di chiusura dell’attività interna – prosegue – rappresentano un fortissimo inasprimento. Inoltre, in questa ordinanza, non si distingue tra abusivi e commercianti in regola e, di fatto, è più severa proprio nei confronti dei regolari”.
Considerazioni che la Fipet avrebbe voluto riportare all’assessore Mazzola, insieme al documento, preparato con l’ausilio degli avvocati Camilleri e Modena, con le proposte per mitigare l’atto.Ma che ha consegnato direttamemnte al sindaco che, a breve, dovrebbe finalmente ricevere i commercianti.”Abbiamo scelto di appellarci al sindaco perché il rapporto con l’assessore Mazzola non è più sereno – spiega ancora Tudisco. Proprio al fine di fare chiarezza sulla vicenda abbiamo sentito la necessità di chiedere un confronto diretto con il primo cittadino”.
Sarà lui, dunque, a valutare il contenuto del documento preparato dalla Fipet, in cui si richiede una modifica dell’ordinanza: in particolare viene chiesta tolleranza del 10 per cento sullo sconfinamento del suolo pubblico e di mitigare le sanzioni in caso di violazione. “Che si chiuda l’attività al quinto verbale – evidenzia Tudisco – e non al primo e che non si tolga la possibilità ai regolari di aver concesso il suolo, che ci sembra una pazzia. Di contro – continua – chiediamo di inasprire le sanzioni contro chi è abusivo. Siamo in attesa di risposta dal sindaco al quale abbiamo chiesto di ricevere tutti noi, tutti noi regolari che abbiamo investito in questa città”.