Scorta Bianco, l'interrogazione parlamentare di Russo - Live Sicilia

Scorta a Bianco: l’interrogazione parlamentare di Russo

Il senatore di Fratelli d'Italia: "Il mantenimento della protezione personale è difforme alla legge e alla prassi"

CATANIA – Sulla scorta a Enzo Bianco, ex sindaco di Catania ed ex ministro dell’Interno, arriva un’interrogazione parlamentare del senatore Raoul Russo. “Quali motivazioni – scrive Russo in un comunicato – giustificano il mantenimento delle misure di tutela personale all’ex sindaco di Catania Enzo Bianco, visto che egli usufruirebbe ancora di una scorta di terzo livello con due agenti di scorta e una vettura blindata, malgrado siano passati ben 22 anni da quando egli non è più ministro dell’Interno?”.

Scorta Enzo Bianco, l’interrogazione

Nella nota il senatore di Fratelli d’Italia rileva che da parecchi anni lo stesso Bianco non ricopre particolari incarichi istituzionali e pertanto, il mantenimento della protezione personale sarebbe in difformità alla legge e alla prassi considerato che la scorta e la tutela, anche alle più alte cariche dello Stato, vengono revocate dopo 12 o 24 mesi dalla conclusione del mandato.

Nell’interrogazione al Capo del Viminale il senatore Russo rileva anche come lo scorso 31 Marzo, l’avvocato Bianco sia stato condannato in Appello, con sentenza esecutiva, dalla Corte dei Conti della Sicilia alla sanzione dell’incandidabilità per dieci anni a ogni livello della rappresentanza democratica, con l’inibizione a ricoprire qualsiasi incarico amministrativo o di rappresentanza presso organismi pubblici o privati “per avere contribuito al verificarsi del dissesto finanziario dell’Ente”, nel periodo della sua gestione di Capo dell’Amministrazione del capoluogo etneo e che lo stesso sia rinviato a giudizio sia nel procedimento denominato “Università Bandita” in corso presso il tribunale di Catania e sia per la fattispecie penale connessa al dissesto del Comune di Catania.

Il senatore di Fratelli d’Italia, infine, chiede di conoscere se e quali iniziative il Governo intenda adottare per garantire il legittimo e rigoroso impiego delle scorte, al fine di rendere più efficiente il servizio sia per personale impiegato che per risorse utilizzate, per l’ovvia necessità di impiegare l’auto blindata e il personale armato per altre finalità, compresa la lotta al crimine organizzato.


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