PALERMO – La giunta regionale sblocca l’impasse del teatro Bellini di Catania e nomina i due membri di sua competenza per il consiglio di amministrazione. Un passaggio indispensabile per porre fine al lungo commissariamento del teatro catanese, di cui diventerà presidente il sindaco Enzo Bianco. I due componenti in quota Regione sono Filippo Cosentino e Maria Rosa De Luca, entrambi di Catania, e a quanto si apprende vicini al sindaco Bianco. Si sblocca così la vicenda su cui si era registrato uno stallo anche nella precedente giunta.
In giunta, inoltre, l’assessore all’Economia Roberto Agnello ha esposto la mini-manovra che il governo sta varando per pagare gli stipendi. È stato anche prorogato su proposta dell’assessore alle Infrastrutture l’incarico a Fulvio Bellomo all’ufficio speciale di coordinamento delle attività tecniche e di vigilanza sulle opere pubbliche.
La giunta ha anche condiviso oggi l’atto di avvio del procedimento dell’assessorato ai Beni Culturali, con il quale si dichiara luogo di interesse culturale il casolare situato vicino ai binari della ferrovia di Cinisi, dove venne ucciso il 9 maggio 1978 Peppino Impastato. “La giunta – dice il presidente Rosario Crocetta – ha inteso così affermare non solo l’importanza della memoria ma anche la necessità di predisporre un progetto di valorizzazione del sito, che possa favorire la crescita della coscienza civile delle nuove generazioni e dei cittadini”.
“Peppino Impastato – continua Crocetta – è uno degli esempi più fulgidi dell’impegno civile e sociale del popolo siciliano e del ripudio concreto della mafia. Una lotta che Peppino conduceva ogni giorno, attraverso le sue denunce con nomi e cognomi, unendo insieme la difesa dei deboli e la lotta contro prepotenza e malaffare”. per Crocetta: “Con la decisione che abbiamo condiviso con l’ assessore Furnari e con l’intera giunta, si manterrà l’uso pubblico del sito e la sua integrità. La memoria non è un fatto solo del passato, ma deve essere sempre viva e non può essere solo celebrativa, come ci ricordano i tanti ragazzi che nei cortei gridano Peppino è vivo e lotta insieme a noi”.
A margine della giunta c’è stata anche la visita a Palazzo d’Orleans di Elisabetta Caponnetto, “Nonna Betta”, vedova del giudice Antonio Caponnetto che guidò il pool antimafia nel capoluogo siciliano.